Per diversi residenti delle Pianazze la notte a cavallo di sabato e domenica non è stata delle più riposanti. "La musica ad alto volume proveniente dal centro sociale May Day ha turbato la quiete, per l’ennesima volta" è il rilievo veicolato da un abitante in redazione insieme alla lamentela per comportamenti disinibiti e colti lungo la strada e alla segnalazione dell’intervento di una volante della Polizia di Stato e di un’ambulanza della Pubblica Assistenza. La rappresentazione era quella di feriti da colluttazione.
La circostanza è stata smentita dal fronte degli investigatori mentre si sono delineate le ragioni dell’intervento dell’ambulanza. Il soccorso, coordinato dalla centrale operativa del 118, è stato a favore di una ragazzina, residente in provincia di Genova, colta da malore per l’abuso di alcol nel bel mezzo della festa dell’area attigua dalla centrale dell’Enel che risulta di proprietà di una finanziaria. Niente di drammatico, fortunatamente. Ma comunque motivo di apprensione per gli amici della ragazza e per gli abitanti della zona. Fra questi c’è chi la sera prima era stato svegliato di sobbalzo da un forte botto sulla cui localizzazione e genesi sono ancora in corso accertamenti. I fatti, al di là delle attribuzioni, rilanciando il tema dell’"abbandono" della zona, tra illuminazione scarsa e asfalto gruviera. Lì si ’incontrano’ i territori dei comuni della Spezia e di Arcola. Sul senso di abbandono argomentano, qua e là, i residenti che, però, se non vogliono metterci la faccia. L’impatto acustico contestato è quello della musica che sale dai capannoni in disuso che, all’epoca della ristrutturazione della centrale Enel, avevano ospitato gli spogliatoi degli operai delle ditte impegnate nei lavori. Col tempo sono diventate facile location di incontro per giovani alla ricerca di spazi per fare musica, socializzare, lasciarsi andare "A volte arrivano in centinaia; anche da fuori città. L’altra sera erano meno" dice un osservatore. L’occupazione del sito era stata marcata, tempo fa, dagli striscioni posti all’ingresso del cancello dal quale si apre il varco d’accesso. Gli striscioni sono quelli del May day, con corredo di slogan salva-spazio: "Giù le mani".
"Sono solo ragazzi che hanno voglia di stare insieme ma non hanno spazi pubblici a disposizione..." una delle testimonianze già raccolte a suo tempo dal fronte delle persone comprensive.