Era accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, episodi che sarebbero accaduti tra il 2019 e l’inizio del 2022, ma ieri è stato assolto con formula piena "perché il fatto non sussiste".
Protagonista un uomo di 69 anni di origini emiliane ma residente da anni in città, di cui non forniamo le generalità a tutela sua e della presunta persona offesa, trattandosi di una vicenda sviluppatasi in ambito familiare. La donna, spezzina, ha 54 anni ed era difesa dall’avvocato Riccardo Lamonaca del foro di Genova.
Ha fatto centro la tesi dell’avvocato Davide Bonanni, che ha chiesto il giudizio col rito abbreviato, potendo contare sulle indagini difensive e su alcune testimonianze a favore del suo assistito. E il giudice Marinella Acerbi ha pronunciato la sentenza di assoluzione. L’uomo era accusato di essersi impossessato della carta bancomat, delle chiavi di casa e di quelle dell’auto della moglie. In un’occasione l’avrebbe lasciata a piedi nel parcheggio del centro commerciale Le Terrazze. In effetti il rapporto tra i due è risultato essere molto conflittuale, con litigi frequenti. Al termine di uno di questi, il 1° gennaio 2022, l’avrebbe colpita più volte al fianco destro con un vaso di di vetro perché non avrebbe levato il piatto dove aveva mangiato, cagionandole la frattura composta della decima costola guaribile in trenta giorni. Da quel momento l’aveva denunciato, abbandonando la casa coniugale.
Nella sua difesa l’avvocato Bonanni ha prodotto un certificato medico psichiatrico della donna: sarebbe stata lei ad aggredire in più di un’occasione il marito, che si sarebbe limitato a difendersi, anche in modo drastico.
Si è aggiunta anche la testimonianza della donna delle pulizie, la quale avrebbe assistito ad una lite dove il marito era stato colpito con uno schiaffo dalla moglie.
Massimo Benedetti