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Ha minacciato la moglie con un’arma da taglio e poi si è scagliato contro i carabinieri intervenuti nell’abitazione...
Ha minacciato la moglie con un’arma da taglio e poi si è scagliato contro i carabinieri intervenuti nell’abitazione allertati dalla donna impaurita dal comportamento ormai diventato ingestibile dell’uomo. Una vicenda che è finita nei giorni scorsi in Tribunale a Spezia e ha portato l’uomo alla condanna a nove mesi di reclusione per minacce alla moglie, aggravate dalla presenza in casa del figlio minorenne, oltre alla resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
La triste vicenda famigliare è accaduta in un Comune dello spezzino e ha avuto come protagonisti un cinquantenne italiano e la sua compagna più giovane di origini marocchine. I due hanno litigato e dalle parole si è passati alle vie di fatto e la situazione ha rischiato di farsi drammatica quando il marito ha afferrato una mannaia minacciando la donna che è comunque riuscita a chiedere l’aiuto dei carabinieri.
I militari intervenuti sono poi stati minacciati dall’uomo con un fucile utilizzato per la pesca subacquea. Le forze dell’ordine sono poi riuscite a disarmarlo e arrestarlo. Successivamente la donna assistita dall’avvocato Alberto De Luca del foro spezzino aveva raccontato tutta la serie di minacce subite e per questo il gip ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il giudice Selene Ruberto, pubblico ministero onorario Antonio Scarano, ha condannato l’uomo a nove mesi di reclusione.