Martines e Vassallo, da Liberi Tutti ’Il bacio freddo della polvere’

La scrittrice Antonella Grandicelli presenta il suo nuovo noir "Il bacio freddo della polvere" a La Spezia, con il commissario Vassallo e il poeta Martines alle prese con un intricato caso di omicidio e segreti familiari.

Martines e Vassallo, da Liberi Tutti ’Il bacio freddo della polvere’

Antonella Grandicelli (ph. Gianluca Russo)

Ancora un noir, ancora il commissario Vassallo, ancora il poeta Martines. Corsi e ricorsi, personaggi che ritornano e un genere che l’autrice abbraccia nuovamente. Con “Il bacio freddo della polvere” (Fratelli Frilli Editori) che presenterà domani alle 18.30 nella libreria Liberi Tutti di via Tommaseo 49 alla Spezia, Antonella Grandicelli compie un nuovo passo nel suo cammino letterario. Il libro si apre con il sangue copioso, quello del broker finanziario Alfredo Pozzo, trovato massacrato nel letto dell’amante Mara Zambrano: un mistero e un’indagine che Vassallo intraprende e vede complicarsi, fra colpi di scena e imprevisti. Un intreccio che si dipana fra paternità e maternità, dolore e segreti, scelte e inganni e s’intersecherà con la ricerca del poeta Martines, che vuole ritrovare il figlio perduto. Insieme al commissario, quest’ultimo sarà catalizzatore dell’ordine, contrapposto al disordine "ineluttabile destino di ogni cosa". Come per i precedenti “Le ali dell’angelo” e “Il respiro dell’alba”, questo romanzo, che l’autrice genovese presenterà dialogando con la poetessa spezzina Simona Albano, "intende utilizzare una storia di delitti per raccontare le persone e la società che intorno a questo crimine ruotano" spiega Grandicelli. "Una storia che avevo in testa da tanto – continua –, che mi coinvolge emotivamente e che nasce dal desiderio di portare alla luce un problema sociale importante, che ha segnato e continua a segnare in profondità le nostre esistenze e di cui purtroppo si parla ancora troppo poco". Centrale sarà la doppia ricerca della verità da parte di Martines e Vassallo, uniti non solo in questa missione, ma anche da un’amicizia che cresce. "Le storie hanno inevitabilmente molto di chi le scrive, perché chi le scrive è anch’egli parte di una società, ne avverte le storture, i travagli, l’oscurità, cercando al contempo di distinguere e raccontare le individualità frastagliate e potenti che la compongono” conclude l’autrice.

Chiara Tenca