Massacrato a bastonate. Si spegne dopo tre giorni

La vittima è lo spezzino Daveti, da tempo residente in un paese del Reggiano. Sospettati del pestaggio due vicini. Il fratello: "Non ha mai fatto male a nessuno".

Massacrato a bastonate. Si spegne dopo tre giorni

Massacrato a bastonate. Si spegne dopo tre giorni

Tragico epilogo per un 63enne spezzino che da circa dieci anni viveva in Emilia, sull’Appennino Reggiano. Stefano Daveti si è spento ieri sera dopo un’agonia durata tre giorni e scaturita dalla feroce aggressione a bastonate subita mentre si trovava a casa a Morsiano (Villa Minozzo). Un’aggressione della quale sono sospettati due vicini con cui avrebbe avuto una furibonda lite. Saranno i carabinieri di Villa Minozzo e di Castelnovo Monti, con il supporto della sezione rilievi del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio a stabilire cosa veramente sia accaduto. Di certo, intanto, c’è che sull’uomo si è abbattuta una vera e propria furia, che gli ha causato politraumi alla testa e al volto, sfigurato, e un pneumotorace. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, era stata aperta con l’ipotesi di reato di lesioni gravissime, ma potrebbe ora essere modificata in omicidio. Secondo quanto accertato dai carabinieri, Daveti sarebbe stato assistito dai servizi sociali, ma il fratello Renzo ’Benzo’, conosciutissimo in città sia come protagonista della scena musica spezzina – è tra i fondatori del gruppo storico Fall Out –, sia come gestore di apprezzate enoteche, esclude che possa aver avuto comportamenti nocivi nei confronti degli altri. "Non riesco a concepire un intervento così su di lui che, in fondo, non è mai stato un violento. Stravagante sì, ma mai violento con nessuno. Anzi, aveva molti amici qui, nella sua città di origine, che gli volevano bene e che ancora non sanno cosa gli sia accaduto" ha dichiarato ai colleghi de ’Il Resto del Carlino’. E ha ricordato il passato del fratello: il diploma all’Accademia di Belle Arti, gli anni da insegnante al liceo artistico di Tempio Pausania, l’impegno in ambito ecologico e sociale. A Morsiano aveva acquistato un casolare che aveva rimesso a posto per ritagliarsi una vita di pace e sintonia con la natura, mettendo in primo piano il proprio estro artistico.

Interviene sulla tragica vicenda anche il sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi: " Voglio sottolineare chiaramente che in questa situazione Daveti è la vittima. Parliamo di una persona con problemi, che sicuramente ha in più occasioni disturbato i vicini e la comunità di Morsiano, ma questo di certo non può giustificare i fatti accaduti; Daveti non è stato protagonista di atti di violenza. Sarà la magistratura a fare luce su quanto accaduto e sulle responsabilità di questa aggressione". Un fatto di sangue senza precedenti, nella piccola comunità dell’Appennino, e che ha profondamente scosso anche la città nella quale Daveti è nato e cresciuto.