
Polizia nell'operazione 'North&South'
La Spezia, 17 agosto 2021 – Un'importante operazione antidroga sull'asse La Spezia-Napoli è stata portata a termine, nella tarda serata di ieri dal personale della squadra mobile spezzina: un’operazione, denominata 'North&South', finalizzata alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti nelle piazze di spaccio cittadine, coordinata dal dirigente Lorenzo Mulas e dal suo vice Alessandro Pescara Di Diana. Quattro custodie cautelari in carcere, una misura degli arresti domiciliari, una d'obbligo di dimora e tre obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria sono state eseguite fin dalle prime ore dell’alba di ieri, lunedì 16 agosto, dagli uomini della squadra mobile della Spezia, con la collaborazione di personale della squadra mobile di Napoli e degli operatori della locale squadra volante.
Quattro destinatari delle misure cautelari notificate erano già stati tratti in arresto, in flagranza di reato, per singoli episodi di spaccio registrati nel corso delle indagini.
A partire dallo scorso febbraio, gli investigatori della squadra mobile, infatti, hanno concentrato le loro attenzioni su una coppia di cittadini italiani residenti ad Arcola, una donna cinquantacinquenne ed il suo convivente quarantacinquenne, entrambi con precedenti, sospettati di gestire un apprezzabile traffico di stupefacenti nella provincia spezzina.
Le indagini, effettuate anche ricorrendo ad avanzati presidi tecnologici, hanno permesso di riscontrare che la coppia aveva effettivamente disponibilità di eroina e cocaina di ottima qualità, sostanze che era in grado di reperire da diversi canali di approvvigionamento per poi spacciare quotidianamente ad una clientela fidelizzata.
Tra i clienti più assidui, tutti cittadini italiani, alcuni sono risultati a loro volta dediti allo spaccio al minuto, incrementando così in modo considerevole il numero complessivo di consumatori riforniti, in modo diretto o indiretto, dai due principali indagati.
La strategia investigativa è stata successivamente indirizzata all’identificazione degli originari fornitori delle partite di droga che venivano poi immesse sul mercato locale.
Durante l’attività di indagine, andata avanti ininterrottamente per alcuni mesi, sono stati sequestrati oltre due etti e mezzo di sostanza stupefacente, tra eroina e cocaina.
Un primo canale di approvvigionamento è stato individuato in un trentaquattrenne campano, arrestato in flagranza di reato il 7 aprile, dopo una serie di mirati servizi di osservazione e pedinamenti, proprio mentre stava per consegnare alla coppia un’ennesima partita di droga. Quel giorno l’uomo, proveniente da Napoli e intercettato a bordo di un’autovettura noleggiata per l’occasione, è stato sorpreso immediatamente prima di consegnare alla coppia, con la quale aveva il consueto appuntamento, oltre un etto tra cocaina ed eroina.
Il prosieguo delle indagini ha permesso anche di risalire al livello superiore, cioè al fornitore di stupefacenti per il quale il corriere campano aveva effettuato il trasporto di droga, identificato per un quarantenne suo corregionale, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, incensurato.
Dopo l’arresto del corriere campano, per non perdere la clientela, la coppia spezzina ha cercato subito un altro fornitore, che ha individuato in un trentacinquenne cittadino tunisino, molto attivo nel quartiere Umbertino, tratto in arresto dagli investigatori il 9 aprile, proprio mentre era in procinto di consegnare oltre 20 grammi di eroina alla coppia che, quel giorno, era rimasta invano ad attenderlo in via Migliari, alle spalle di piazza Saint Bon, dove avevano convenuto appuntamento.
Dopo l’ennesimo arresto del fornitore, la coppia si è trovata nuovamente nella necessità di cercare un nuovo canale di approvvigionamento per rispondere alla forte domanda quotidiana dei propri clienti e si è rivolta ad un altro spacciatore, questa volta un tunisino cinquantenne, pluripregiudicato, domiciliato nel comune di Ameglia, con il quale si è incontrata in più occasioni. Il 19 aprile, però, dopo l'ennesimo incontro monitorato dagli investigatori, la donna è stata arrestata in flagranza di reato non appena ricevuti oltre 100 grammi di eroina dallo straniero che, il 4 giugno, dopo un ulteriore specifico servizio, è stato arrestato in via Don Minzoni, subito dopo aver perfezionato la cessione di 3 dosi di eroina ad un cittadino italiano.
Numerose le dosi di sostanze stupefacente sequestrate nel corso delle indagini ai singoli clienti, tutti cittadini italiani, di età compresa tra i 30 e i 60 anni.
Una volta ricostruita dettagliatamente la rete di spaccio e gli innumerevoli episodi di cessione – riscontrati sia grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali che tramite servizi di osservazione, pedinamento e riscontro obiettivo – le fonti probatorie raccolte dalla squadra mobile hanno permesso al pubblico ministero titolare delle indagini Elisa Loris, di richiedere ed ottenere dal gip del tribunale della Spezia, Fabrizio Garofalo, l’emissione di misura cautelare per tutti gli indagati.
Mentre la donna, già precedentemente arrestata in flagranza di reato per un singolo episodio criminoso, è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico, il compagno – destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere – è stato portato nel carcere di Villa Andreino insieme ai due fornitori tunisini destinatari del medesimo provvedimento, anch’essi già precedentemente tratti in arresto per singole cessioni di stupefacente.
Contemporaneamente la squadra mobile di Napoli ha eseguito, a Casalnuovo di Napoli, la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del fornitore campano, notificando al suo complice che aveva svolto il ruolo di 'corriere' la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Afragola (Napoli). A tre fedeli clienti spezzini della coppia, risultati coinvolti a loro volta nell’attività di spaccio, è stato infine notificato l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Marco Magi