Oltre duecentomila euro per garantire le prestazioni aggiuntive nelle strutture ospedaliere e far fronte alla cronica carenza di personale. È quanto messo sul piatto dalla direzione generale di Asl5 nei giorni scorsi, con la somma – 216.360 euro a carico del bilancio di previsione 2025 – che serviranno a coprire le falle per i primi tre mesi dell’anno nei due pronto soccorso del Sant’Andrea della Spezia e del San Bartolomeo di Sarzana, così come del servizio emergenza urgenza extraospedaliera gestito dal 118 e del punto di primo intervento del San Nicolò di Levanto. L’azienda mette nero su bianco l’accertata "carenza di personale medico all’interno delle strutture e la necessità di garantire la continuità assistenziale", e sottolinea che "nonostante sia stata effettuata una programmazione congrua ed appropriata dell’orario di lavoro, per rispondere alle esigenze assistenziali ed assicurare i livelli essenziali di assistenza, risultano necessarie ore in prestazione aggiuntiva, essendo stato utilizzato ogni altro istituto contrattuale disponibile". Nel dettaglio dei costi che sosterrà Asl5 in tre mesi per tappare le falle, 20.160 euro saranno dedicati alla struttura complessa di Emergenza Urgenza Extraospedaliera 112; 92.160 euro al punto di primo intervento del San Nicolò di Levanto, 34.200 euro alla struttura complessa Pronto soccorso e Medicina d’urgenza del Sant’Andrea, e 69.840,00 struttura semplice dipartimentale Pronto Soccorso di Sarzana.
mat.mar.