"Meno burocrazia sulle opere pubbliche"

L’assessore ai lavori della giunta Peracchini rilancia sul Felettino "Ok il commissario".

"Meno burocrazia sulle opere pubbliche"

Pietro Cimino, assessore alla Spezia

Consigliere d’opposizione, vice capo di gabinetto del sindaco, assessore con deleghe pesanti. È l’ascesa di Pietro Antonio Cimino, membro della giunta comunale della Spezia, candidato per la prima volta alle elezioni regionali.

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

"Sicuramente la visione e il programma di Marco Bucci, che rispecchia quello che noi da anni stiamo portando avanti alla Spezia: investimenti nelle infrastrutture di cui abbiamo necessità, non solo strade ma scuole e impianti sportivi. Gli interventi che abbiamo avviato ne sono la prova".

Qual è secondo lei la priorità sulla quale intervenire subito?

"Dobbiamo avviare in qualsiasi modo il cantiere del nuovo ospedale. Anche, se necessario, con l’istituzione di una struttura commissariale che consenta quanto alla nostra città e al resto della provincia di poter contare su una struttura ospedaliera avanzata e all’avanguardia. Speriamo comunque che arrivi in tempi brevi l’ok del Rina Check".

Nella giunta Peracchini, lei gestisce deleghe pesanti, come quella ai lavori pubblici. Di questa sua esperienza, cosa porterà in consiglio regionale qualora fosse eletto?

"Questi anni in giunta mi hanno consentito di imparare tantissimo. L’ho fatto nella mia carriera militare, e lo faccio anche oggi, seguendo da vicino il lavoro dei dirigenti, studiando i progetti avviati e realizzati. In Regione mi piacerebbe portare questo contributo, puntando a sburocratizzare l’iter legato alla realizzazione delle opere, che devono essere fatte in tempi certi e sicuri. In questi anni dove il settore delle costruzioni ha sentito i riflessi della crisi, la burocrazia ha rallentato la ripresa, facendo diventare difficile anche la riassegnazione dei lavori a un’altra ditta in caso di rinuncia dell’impresa vincitrice. Non si possono aspettare anni per chiudere un cantiere di qualche mese".

Matteo Marcello