REDAZIONE LA SPEZIA

Lo Spezia e il mercato bloccato, i tifosi al contrattacco. Oltre 450 firme

Scatta la mobilitazione al fianco della società nella battaglia per ottenere una riduzione della sanzione. "Il sindaco faccia da interlocutore"

Già oltre 450 tifosi si schierano con la società a fianco della famiglia Platek

La Spezia, 14 gennaio 2022 - Detto, fatto. La petizione per sensibilizzare sull’abnorme sanzione inflitta dalla Fifa allo Spezia, anticipata nell’edizione di ieri dalla Nazione, è online sulla piattaforma change.org. Si intitola ‘No al blocco mercato imposto dalla Fifa’, ed è indirizzata al sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, individuato dai creatori della petizione quale "interlocutore per promuovere il nostro disappunto" contro "una sentenza ingiusta con una pena spropositata anche in virtù del totale cambio societario.

La città di La Spezia nella sua componente sportiva chiede una forte riduzione della pena comminata" si legge nei dettagli dell’istanza popolare che, a ieri sera, aveva già superato le 450 sottoscrizioni. Un primo passo, questo, per sostenere la società dei Platek in quella che appare comunque una scalata difficilissima: ribaltare la sentenza della Fifa – comminata per infrazioni sul trasferimento internazionale e sul tesseramento di calciatori di età inferiore ai 18 anni, risalenti alla passata gestione societaria – non è affatto semplice, anche alla luce dei precedenti. 

Verdetti come quelli che stanno condannando lo Spezia al blocco del calciomercato per due anni, non sono poi così inusuali nel calcio. Nel recente passato, squadre blasonate come Barcellona, Chelsea e Real e Atletico Madrid sono incappate per lo stesso motivo nel blocco del mercato, ma con pene decisamente inferiori rispetto a quelle inflitte alla società di via Melara.

In Spagna, il Barcellona fu condannato dalla Fifa proprio per violazioni nel tesseramento di calciatori minorenni, e si vide negare qualsiasi operazione in entrata per due sessioni di mercato, quelle del gennaio e dell’estate 2015. Anche a Madrid non sono mancati i guai per il tesseramento di calciatori in erba. Per aver commesso irregolarità nel tesseramento di baby calciatori (under14), l’Atletico fu punito dalla Fifa anche in questo caso con lo stop al mercato in entrata per una sessione (quella estiva del 2017), tornando così ad effettuare acquisti solo nel gennaio 2018. Mercato bloccato sempre per una sessione, quella del gennaio 2017, per il Real, con il Tribunale arbitrale dello Sport che ha dimezzato la pena (lo stop di due sessioni) inizialmente inflitta dalla Fifa. 

Il caso più recente riguarda invece il Chelsea. I londinesi, per violazioni inerenti il trasferimento internazionale e la registrazione di giocatori minorenni, si videro bloccare il mercato dalla Fifa per due sessioni, quella dell’estate 2019 e quella invernale del 2020, con il Tas di Losanna che tuttavia nel dicembre 2019 accolse in parte il ricorso della società di Abramovich riducendo lo stop a una sola sessione. Anche in Italia non sono mancate sanzioni analoghe, seppur per motivazioni differenti da quelle che hanno portato alla stangata per lo Spezia. È il caso della Roma, sanzionata con il blocco del mercato per una sessione (gennaio 2006) per aver provocato la rottura unilaterale del contratto tra Philippe Mexes e la sua ex società, l’ Auxerre

Matteo Marcello