
Mercato ittico, nuovo regolamento. Poche aziende lericine in attività. Il Comune prova a invertire la rotta
Il mercato del pesce si trova in una secca, e il Comune prova a rilanciarlo aprendo all’approdo di imprese non necessariamente lericine. È quanto prevede il nuovo regolamento approvato dal consiglio comunale per la gestione della struttura di Calata Mazzini. "Un intervento – ha detto il sindaco Leonardo Paoletti ai consiglieri – diretto a sopperire a un problema legato al numero ormai ridotto di pescatori e di aziende lericine che occupano la nostra rada e che fanno vivere il mercato del pesce. Con il nuovo regolamento si opera un’apertura che comunque garantisce una prevalenza delle imprese lericine che hanno sede nel territorio. Anche quello del mercato del pesce è una realtà importante, che vogliamo valorizzare: si rende necessario dare alla struttura una nuova immagine, considerato che a oggi i pescatori sono pochi, rafforzando anche le responsabilità su alcune regole legate al decoro, facendo sì che la struttura e la parte antistante vengano mantenute decorosamente". Il mercato ittico lericino può contenere fino a otto postazioni di vendita. Il nuovo regolamento prevede una rivisitazione della procedura di assegnazione dei posteggi. Nello specifico, è intenzione dell’amministrazione ridurre i requisiti di accesso al mercato da parte dei pescatori, così da garantire una maggiore partecipazione. Nel vecchio regolamento, i requisiti che devono possedere i pescatori per poter accedere alla vendita e all’ormeggio presso la struttura in Calata Mazzini e nello specchio acqueo antistante erano sostanzialmente due, ovvero l’obbligo di residenza del territorio lericino o l’immatricolazione della barca presso l’Ufficio locale marittimo di Lerici. Verrà comunque mantenuta la priorità di accesso per i pescatori residenti e operanti sul territorio lericino, ma allo stesso tempo si darà la possibilità di accedere anche a coloro che possiedono soltanto uno dei due requisiti, con l’obiettivo di occupare attivamente tutti i banchi. Nel nuovo regolamento sono previsti obblighi e oneri a carico degli operatori, legati alla manutenzione e al decoro della struttura, dei banchi e delle casse di deposito delle attrezzature da pesca. Fissate anche le condizioni per la revoca della concessione, tra cui il mancato pagamento del canone annuale, o l’inutilizzo continuativo del posto per oltre sei mesi.
Matteo Marcello