MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Fa paura il caldo da bollino rosso, un patto per tutelare gli operai

Sottoscritta in Prefettura l’intesa per proteggere chi opera in luoghi dalle condizioni climatiche difficili. Oltre all’obbligo di fornire attrezzature e generi di conforto potrà scattare anche la cassa integrazione

Operai del settore edile impegnati in un cantiere sotto il sole estivo (foto d’archivio)

Operai del settore edile impegnati in un cantiere sotto il sole estivo (foto d’archivio)

La Spezia, 6 luglio 2024 – Per il momento le temperature rimangono sopportabili ma il termometro potrebbe alzarsi nei prossimi giorni e rendere necessaria l’applicazione del piano di emergenza calore.

Il protocollo firmato ieri in Prefettura prevede l’applicazione delle misure di sicurezza e delle buone prassi per aumentare la consapevolezza sui rischi da calore nei luoghi di lavoro e allo stesso tempo sensibilizzare lavoratori e imprese. Ma oltre alle precauzioni sarà obbligatorio fornire ai lavoratori vestiario adeguato, acqua fresca e punti di ristoro. Il protocollo prevede la possibilità di accedere alla cassa integrazione ordinaria per i lavoratori che si trovino a operare in condizioni di calore estreme.

Il vertice convocato dal Prefetto, Maria Luisa Inversini, erano presenti a i rappresentanti della Capitaneria di Porto, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Asl 5, ispettorato Territoriale del Lavoro, Inail e Inps, Camera di Commercio di Riviere di Liguria, Confindustria, Ance, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Sono state tracciate le indicazione per la prevenzione e protezione dai rischi correlati alle condizioni climatiche negli ambienti di lavoro proseguendo l’intesa avviata la scorsa estate, segnata da temperature di caldo record in tutta la Provincia. In previsione dunque di sbalzi della colonnina di mercurio devono essere predisposte le misure di prevenzione che permettano di ridurre al minimo i rischi connessi alle ondate di calore per salvaguardare la salute dei lavoratori. Un occhio particolare è stato riposto per le categorie che svolgono l’attività lavorativa all’aperto e comunque per tutti gli addetti a mansioni svolte in ambienti chiusi senza una adeguata ventilazione. La valutazione deve essere fatta per ciascuna azienda, in riferimento alla tipologia delle lavorazioni e le misure devono essere adattate a tutti i lavoratori tenendo presente le esigenze delle categorie sensibili. L’analisi delle domande di ricorso alla Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria) verrà valutata da Inps sulla base dei parametri stabiliti. Per far scattare la causale "eventi meteo" occorre che le temperature siano superiori a 35 gradi ma in alcuni casi anche quelle inferiori.

Massimo Merluzzi