MATTEO MARCELLO
Cronaca

Metinvest-Danieli, si tratta. I sindacati dal ministro Urso

Piombino: il prossimo vertice è stato calendarizzato per mercoledì 8 novembre a Roma

PIOMBINO (Livorno)

Progetto Metinvest-Danieli per una nuova Acciaieria a Piombino e rilancio della attività del gruppo Jindal, che è già operativo con gli impianti Jsw, dove si producono rotaie. Di questo si parlerà al ministero delle Imprese tra pochi giorni. ll dicastero, guidato da Adolfo Urso, ha infatti ha convocato i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm a un incontro a Roma l’8 novembre alle 16.

"Stiamo lavorando a rendere compatibili gli investimenti del gruppo indiano Jindal con quelli di un altro investitore straniero, sono ore decisive", aveva detto qualche giorno fa il ministro Urso. Per questo,già prima dell’incontro a Roma con i sindacati, potrebbe esserci un accordo per concretizzare il piano da due miliardi di euro che prevede la nascita di una nuova acciaieria a Piombino in grado di produrre due milioni e mezzo di tonnellate annuali con forno elettrico e impianti di ultima generazione a basse emissioni. Di questo ha parlato Urso in audizione a Camera e Senato inserendo Piombino come polo nazionale dell’acciaio. L’area industriale è già disponibile ed è in grado di ospitare sia Metinvest Danieli che Jsw.

Sul settore siderurgico il governo ha un "chiaro progetto, arrivare a un piano siderurgico nazionale che possa e debba avere ricadute positive sull’industria italiana, impegnata nella duplice sfida della transizione ecologica e digitale". Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione davanti alle commissioni riunite X Camera e nona Senato, parlando della situazione della siderurgia italiana.

"È un piano che deve poggiare sulla progressiva specializzazione degli impianti, in prodotti lunghi, prodotti piani e acciai speciali e su questi tre tipologie di impianti si basa anche la competitività complessiva del settore siderurgico italiano", ha continuato Urso, ricordando che alla luce di questo, il governo sta operando "quattro aree: su Taranto con le sue propaggini a Genova, unica che produce acciaio primario; sulla seconda area di Terni, dove lavoriamo sul consolidamento di quanto fatto sugli acciai speciali; la terza area è quella di Piombino, che enormi potenzialità; e le acciaierie del Nord". "Siamo impegnati che alla fine di questo percorso vi sia un piano siderurgico nazionale che valorizzi tutta la produzione italiana. Sia a Taranto e in Liguria, a Terni a Piombino e nelle acciaierie del Nord e questo non si raggiunge dicendo solo no: bisogna definire cosa c’è in alternativa rispetto al no" ha concluso il ministro delle Imprese Adolfo Urso.

I sindacati fanno sapere che andranno all’incontro a Roma "chiedendo di accelerare sulla definizione dell’addendum all’accordo di programma per avere tutte le garanzie sugli investimenti e sulla tenuta occupazionale. Parallelamente che si verifichino le condizioni per favorire l’insediamento di altri investimenti (Metinvest Danieli ndr) per aggredire nuovi mercati". "Il tempo – concludono – è oramai scaduto e serve una operazione di trasparenza per rilanciare a Piombino una siderurgia ambientalmente sostenibile". A Piombino ci sono oltre 1400 operai in cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali scadranno a fine anno. Per questo i sindacati oltre a chiedere una tutela del reddito per le famiglie, attendono una risposta sui progetti del polo siderurgico che questa volta sembra davvero a un passo dalla ripresa.

Luca Filippi