REDAZIONE LA SPEZIA

Mezzi blindati all’Esercito. Produzione alla Spezia

La maxi commessa del ministero acquisita dal Consorzio Iveco Oto Melara. In via Valdilocchi saranno sviluppati i sistemi di difesa di nuova generazione.

Il mezzo blindato Vbm sarà realizzato dal Consorzio Iveco Oto Melara

Il mezzo blindato Vbm sarà realizzato dal Consorzio Iveco Oto Melara

Da Oto Melara altri 76 mezzi blindati da battaglia per l’Esercito. Lo storico stabilimento di via Valdilocchi sarà al centro della produzione dei nuovi armamenti relativi alla recente commessa firmata dalla società consortive Cio - Iveco Oto Melara con la la Direzione armamenti terrestri del ministero della Difesa, che prevede la fornitura di 76 VBM Plus, 60 Combat e 16 Controcarro, supporto logistico integrato e relativi veicoli di supporto al combattimento.

Il contratto, siglato il 30 dicembre scorso, si inquadra nella prosecuzione della fornitura dei veicoli blindati medi per la Seconda brigata media dell’Esercito Italiano e prevede l’adeguamento della configurazione della piattaforma VBM alla versione ’Plus’ e la fornitura del supporto logistico integrato pluriennale relativo a tutte le piattaforme acquisite, oltre ai veicoli recupero e soccorso 10x10, che garantiscono la continuità logistica con le piattaforme tattiche in servizio e rappresentano un’eccellenza in termini di mobilità e protezione.

L’aggiornamento alla versione ’Plus’ del VBM Combat e Contro Carro riguarda sia la piattaforma veicolare che la torre. Per quanto riguarda la piattaforma veicolare si prevede l’aggiornamento alla tecnologia common rail del motore che passa da 550 a 720 cavalli con relativa predisposizione per le future trazioni ibrido-elettriche, nonchè l’implementazione di uno scafo di nuova generazione che deriva dell’esperienza maturata negli ultimi anni sulle piattaforme Centauro II e VBA; aggiornamenti che consentiranno di incrementare ulteriormente la protezione balistica e antimina dello scafo.

Per quanto riguarda la torre, ecco l’introduzione del nuovo armamento X-Gun 30 millimetri di Leonardo in grado di impiegare tutte le tipologie di munizionamento da 30x173 a standard Nato, incluso il nuovo munizionamento Air Burst Munition adatto anche all’impiego anti drone. Gli aggiornamenti introdotti hanno riguardato principalmente l’upgrade del sistema di tiro, da parte di Leonardo, con l‘introduzione di componentistica elettronica di ultima generazione.

Nello stabilimento spezzino di Oto Melara, saranno sviluppati e prodotti i sistemi di difesa di nuova generazione che equipaggeranno i veicoli e che oggi rispondono ai massimi standard tecnologici: è la prima volta che questo nuovo sistema d’arma, interamente progettato e sviluppato da Leonardo e di recente lanciato sul mercato, verrà montato a bordo di un veicolo terrestre.

Sempre nello stabilimento dell’ex Oto Melara verranno integrate le altre tecnologie Leonardo provenienti da altri stabilimenti relative alla parte di comando e controllo, comunicazione e le elettro-ottiche. La commessa interesserà anche lo stabilimento Leonardo di Genova Sestri Ponente di Leonardo, oltre ai sistemi di comunicazione, viene progettata e realizzata la tecnologia che l’Italia sta sviluppando nell’ambito del sistema dell’Unione europea per la navigazione satellitare sicura, Galileo Prs.

Matteo Marcello