La Spezia, 25 gennaio 2023 - Ieri a bordo c'erano 69 persone, oggi la nave Geo Barents diretta a La Spezia è arrivata a salvare in totale 237 migranti. Lo fa sapere Medici senza frontiere, arrivata al suo terzo salvataggio in mare. Stamani infatti la Geo Barents è riuscita a far salire a bordo 61 persone che si trovavano su un'altra imbarcazione in difficoltà in acque internazionali, al largo della Libia. Poi nel pomeriggio di oggi il terzo salvataggio: "Dopo il salvataggio di questa mattina, la Geo Barents ha continuato a navigare verso la prima segnalazione che aveva ricevuto, in conformità con il diritto internazionale marittimo. Alla fine siamo riusciti a individuare un gommone sovraffollato in difficoltà in acque internazionali: 107 persone, tra cui 5 donne e 36 minori, sono state soccorse e ora sono al sicuro a bordo della Geo Barents". Così ha spiegato Medici senza frontiere nel pomeriggio. In totale dunque al momento le persone a bordo sono ora 237.
Il Viminale intanto fa sapere che quando la Geo Barents sarà arrivata al porto assegnato ieri, quello di La Spezia, si valuterà se la nave di Medici senza frontiere ha rispettato o meno le prescrizioni del decreto che impongono di raggiungere "senza ritardo" il porto indicato.
Nel primo pomeriggio il sindaco della città Pierluigi Peracchini, a seguito di un incontro organizzato in Prefettura insieme ai vertici dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, che organizzerà l'attracco, e all'Asl 5 che si occuperà dell'assistenza sanitaria, ha sottolineato che "il comune su questa vicenda ha competenze residuali, perché solo nel caso in cui i minori non vengano ospitati in misure protette così come previsto dalla legge per il periodo transitorio, dovremo assicurarne una loro collocazione".
"È una situazione delicata e non banale - ha aggiunto il sindaco -, che stiamo seguendo con grande attenzione, minuto per minuto, perché non abbiamo risorse per affrontare tematiche così importanti soprattutto dal punto di vista umano. Sarebbe maggiormente opportuno che certe decisioni di assegnazione fossero accompagnate a risorse mirate e percorsi di inserimento nel pieno rispetto della dignità umana che deve venire sempre al primo posto. Da parte nostra, comunque, c'è piena disponibilità e collaborazione proprio per garantire che le persone abbiano tutta l'assistenza necessaria".