CORRADO RICCI
Cronaca

Nave coi migranti, opzione Spezia: "Pronti a concorrere ai bisogni"

Il prefetto assicura: "Il know out maturato nella Protezione Civile è una garanzia per l’accoglienza". Il 28 dicembre la Ocean Viching, già in rotta per il nostro porto, fu poi indotta a procedere per Ravenna

Un’immagine del 5 maggio 2015: l’arrivo alla Spezia della nave Kreta con 424 profughi

La Spezia, 11 gennaio 2023 - Non solo sbarchi di crocieristi spensierati a caccia di emozioni e bellezze del territorio ma anche passi trascinati dei disperati alla ricerca di un’esistenza migliore. Era già capitato nel maggio del 2015, con l’attracco al molo Garibaldi del mercantile Kreta con 424 migranti - nigeriani ed eritrei - che aspiravano al riconoscimento di profughi e a fare fortuna in Europa. Potrebbe accadere di nuovo per effetto della ricomprensione dello scalo spezzino fra i "porti sicuri" della penisola per accoglienza delle navi ong. C’è mancato poco che non succedesse già il 28 dicembre: l’arrivo annunciato, dal Ministero dell’Interno che gestisce la distribuzione delle unità per allentare la presa al Sud, era quello della Ocean Viching, con 123 migranti a bordo. Mentre era in corso la tessitura organizzativa per fronteggiare la prospettiva, l’unità aveva ricevuto l’indicazione ministeriale di fare rotta su Ravenna. Fine delle ansie contingenti sul fronte delle istituzioni, ma impulso a chiarirsi le idee in vista di nuove eventualità. "Se il Governo ce lo chiederà, faremo ovviamente la nostra parte per dare corso alle operazioni conseguenti ad un possibile sbarco di migranti " dice il prefetto Maria Luisi Inversini, che già quel giorno aveva testato il terreno per la messa a punto del dispositivo. Tre le azioni da attivare in prima battuta dopo la scelta dell’accosto (connesso alle disponibilità giornaliera di moli fruibili): screening sanitario dei migranti con appoggio negli ospedali in caso di cure urgenti e screening fotosegnaletico, oltre alla prima assistenza. Sul dopo tutto dipende dagli ordini di distribuzione sul territorio dei migranti: competono al Ministero dell’Interno e derivano dalle disponibilità per l’accoglienza nei centri deputati a livello nazionale, quelli spezzini compresi.

Siamo pronti?

"Il sistema dell’accoglienza è rodato, la rete consolidata, il know out di protezione civile maturato nel tempo è una garanzia per fronteggiare eventuali emergenze" rassicura il Prefetto.

Ma quanti migranti potremmo ospitare in caso di sbarco qui alla Spezia?

"Già la Prefettura sta facendo fronte alle richieste di accoglienza dei richiedenti asilo, che vengono periodicamente dal Ministero in relazione alle disponibilità di posti, che via via si liberano nei centri di accoglienza già operativi sul territorio – non solo alla Spezia, ma anche a Santo Stefano, Arcola, Vezzano, Bolano e Sarzana- a causa della mobilità dei migranti stessi sul territorio e al riconoscimento di forme di protezione, che comportano la perdita del diritto all’accoglienza. Se avvenisse uno sbarco a Spezia, da questo punto di vista, per la Prefettura non cambierebbe nulla. La ripartizione verrebbe comunque fatta dal Ministero, che ci indicherà i bisogni a cui il sistema dovrà assolvere".