CORRADO RICCI
Cronaca

Minori, cresce l’uso di alcol e droghe. "Si abbassa l’età dei consumatori"

La Spezia, riflessione del questore Fredella sul fenomeno al centro dei lavori del Comitato per l’ordine pubblico. "Ben vengano le iniziative per la prevenzione fondate sull’educazione e per combattere il disagio"

Il questore della Spezia, Lilia Fredella

La Spezia, 14 dicembre 2022 - "Non ci sono al momento baby gang, intese come bande giovanili strutturate per delinquere. Ma anche i singoli episodi di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, soprattutto quando hanno per protagonisti giovani e giovanissimi, vanno comunque monitorati, non solo sul piano della prevenzione di possi bili atti criminosi, ma a maggior ragione su quello dell’attenzione sociale: si è abbassata, infatti, l’età media dei ragazzi che si avvicinano al consumo di droghe e alcol". Un fenomeno noto, ovviamente, rispetto al quale la piazza spezzina non differisce da quella di altre realtà, anche più complesse sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza.

I recenti fatti di via Saponiera – con l’aggressione ai danni dei poliz iotti della volante scatenata da un gruppo di studenti, alcuni dei quali minorenni – è materia di riflessione sulla condizione giovanile anche da parte di chi sovrintende all’ordine pubblico, ma che non può esimersi dall’inquadrare i fenomeni nella loro portata più generale. Non a caso, il dato tendenziale – che corre parallelo a quello che emerge a livello nazionale – è stato oggetto di analisi nel corso di una recente seduta del Comitato provinciale per l’ordine pubblico dedicata proprio a queste tematiche, riunito in audioconferenza con i magistrati della Procura presso il tribunale dei minorenni. Numeri non ne trapelano, ma le segnalazioni sono continue, a dimostrazione di un’attività investigativa puntuale, che trova nelle zone della movida e nelle aree esterne alle scuole due ambiti di intervento importanti, con pattuglie in divisa e in borghese e anche con l’ausilio di unità cinofile. "Un lavoro svolto nel quadro della collaborazione con i prèsidi" puntualizza il questore Lilia Fredella. E il convolgimento delle scuole è proprio la dimostrazione lampante della sensibilità ai risvolti socio-educativi di un’azione di contrasto che va oltre l’attività investigativa, basandosi su segnalazioni che arrivano dalla società civile e mettendo in rete le informazioni raccolte sul campo dalle varie forze di polizia: compito, quest’ultimo, che compete al prefetto.

"C’e motivazione e impegno da parte di tutti e ben vengano le iniziative esterne ai profili più direttamente investigativi e repressivi per sviluppare la prevenzione, con azioni in ambito sociale e educativo per contrastare il disagio giovanile, terreno di coltura dei reati. A noi compete combattere questi; tutto ciò che si fa e si può fare per la prevenzione, è fondamentale" dice Fredella, pronta alla collaborazione con le realtà del terzo settore da cui matura una promettente progettualità, come evidenziamo nella pagina a fianco. Molto apprezzato, ad esempio, l’impegno della Croce rossa nell’ambito della movida per permettere ai giovani di testare il tasso alcolico prima di mettersi alla guida. Se da un lato c’è preoccupazione per il diffondersi fra i giovani di droga e alcol, dall’altro incoraggia l’efficacia delle azioni investigative che nel 2020 e nel 2021 hanno portato a stroncare sul nascere formazioni giovanili che si erano rese protagoniste di reati ai danni del patrimonio di esercizi commerciali.

Ci sono state notti di ’spaccate’ ricorrenti. Il fenomeno è strato censito anche nel recente report ’Transcrimne Research in Brief’ sulle gang giovanili in Italia svolto dall’Università Cattolica, realizzato in collaborazione con la Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno e il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del ministero della Giustizia. Lì si parla anche della ’baby gang’ di piazza Verdi. Esiste ancora? Ce ne sono altre in città? "Premesso che il fenomeno datato cui si fa riferimento è stato fermato sul nascere, occorre una puntualizzazione terminologica per evitare confusioni: la baby gang è un’organizzazione strutturata con gerarchie interne ed elementi di riconoscibilità all’esterno. Circostanze che non si registrano nell’ambito dell’attività d’indagine alla Spezia. Ciò non vuol dire che non si debba mantenere e accrescere l’attenzione. Ma escludo dinamiche di microcriminalità strutturate in bande".