MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Trovato morto sul ciglio della strada, l’autopsia apre all’ipotesi del malore

Enrico Albero avrebbe sofferto in passato di problemi cardiaci. L’ultima parola potranno dirla gli esami ancora in corso

Vezzano Ligure (La Spezia), 27 dicembre 2024 – Sarà necessario attendere l’esito degli esami tossicologici per stabilire con esattezza le cause del decesso di Enrico Albero il 64 enne spezzino trovato senza vita venerdì scorso a Vezzano Ligure. L’autopsia effettuata dall’anatomopatologo Susanna Gamba dell’Università di Pisa la vigilia di Natale all’ospedale Sant’Andrea di Spezia avrebbe dunque escluso la morte violenta propendendo per il malore. L’uomo in passato aveva già sofferto di problemi cardiaci dai quali comunque si era ristabilito pur seguendo ancora una cura a base di farmaci specifici e potrebbe dunque essersi sentito male nel pomeriggio di giovedì quando, dopo essere uscito dalla sua abitazione nel quartiere del Favaro, ha raggiunto in automobile il paese di Vezzano Ligure dove stava ristrutturando un rudere di proprietà. Restano ancora in piedi diversi dubbi sui quali comunque i carabinieri della compagnia di Sarzana diretti dal maggiore Luca Panfilo stanno ancora indagando coordinati nelle indagini dal sostituto procuratore Alessandra Conforti che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio.

Il punto dove l'uomo è stato trovato morto
Il punto dove l'uomo è stato trovato morto

L’autopsia dunque ha scongiurato una morte violenta fugando quei dubbi iniziale sollevati dall’inquietante scena che si era presentata ai carabinieri arrivati nella stradina isolata e seminascosta dalla vegetazione alle porte del borgo collinare di Vezzano Ligure, allertati nel primo mattino da un passante. Restano da chiarire i motivi del corpo trovato semisvestito con qualche macchia di sangue sugli abiti lasciati lunga la strada e le escoriazioni sul volto non particolarmente profonde. Un quadro che potrebbe essere compatibile con la reazione istintiva dell’uomo in preda a un attacco cardiaco quindi al suo disperato tentativo di liberarsi dagli indumenti per agevolare la respirazione. E poi la successiva e pesante caduta sbattendo prima contro un albero quindi a terra. Nelle ore successive al ritrovamento i carabinieri della compagnia di Sarzana insieme ai colleghi del comando provinciale e della stazione di Vezzano Ligure hanno ascoltato le persone vicine all’uomo, in particolare la moglie e le due figlie. La sensazione che non ci fossero zone d’ombra tali da ipotizzare un omicidio si è fatta strada proprio scavando nella vita dell’ex idraulico anche se rimangono alcuni risvolti comunque strani sui quali gli investigatori ancora stanno svolgendo accertamenti. L’autopsia ha sicuramente ridimensionato il giallo anche se nell’attesa dell’esito degli esami tossicologici richiesti dal medico legale, per i quali ci vorranno settimane, le indagini proseguiranno proprio per tentare di fugare ogni dubbio. In particolare per scongiurare la presenza di altre persone insieme a Albero che potrebbero essersi anche allontanate senza prestare il soccorso. La salma è stata riconsegnata alla famiglia che provvederà all’ultimo saluto con una benedizione nella cappella dell’obitorio dell’ospedale Sant’Andrea.