MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

La Spezia, è morto Orazio Duvia. Imprenditore generoso ha fatto la storia della città

Dal concessionario Piaggio al Canaletto ha saputo costruire un impero. Aveva 90 anni, per sua volontà non ci sarà funerale. L’amore per la famiglia

La Spezia piange l'imprenditore Orazio Duvia

La Spezia piange l'imprenditore Orazio Duvia

La Spezia, 8 settembre 2023 – Era partito dal concessionario Piaggio al Canaletto e ha creato un impero. Se ne è andato Orazio Duvia, imprenditore geniale che ha fatto la storia di Spezia, offrendo lavoro e rendendosi disponibile con tutti coloro che bussavano alla sua porta. Avrebbe compiuto 91 anni a dicembre. Non aveva particolari patologie. Si è spento all’ospedale Sant’Andrea, dove l’adorata figlia Stefania gli aveva consigliato il ricovero perché aveva i valori del sangue sballati. L’altra notte è andato in coma e si spento senza soffrire. Per sua espressa volontà, non ci sarà alcun funerale, ma solo una benedizione in forma privata officiata da don Luca Palei, che ben conosceva la grande generosità di Orazio. Perché quando aveva bisogno di un aiuto per la Caritas trovava sempre la porta aperta.

Rimasto vedovo due anni fa, lascia in un immenso dolore la figlia Stefania, la nipote Ludovica e la pronipote Matilda per la quale stravedeva. Orazio Duvia ha amato profondamente la sua famiglia e l’ha sempre protetta. "Era una persona speciale, eravamo i suoi grandi amori", ha detto commossa Stefania.

Orazio Duvia è stato un grande imprenditore privato che deve tutto alla sua capacità di lavoro, al suo impegno, ai sacrifici che nel tempo ha messo in campo. Intelligente ma anche umile, aveva dentro di sè una vena di sana follia. Lo chiamavano ’Re Mida’, perché veramente tutto quello che toccava riusciva a trasformare in oro. Anche ultraottantenne aveva continuato a lavorare, nel 2016 si era aggiudicato l’appalto per lo smaltimento degli scavi dell’ospedale del Felettino, poi rimasto lettera morta per le note vicissitudini dell’impresa costruttrice.

A ricordare come aveva iniziato è stato l’ex senatore Luigi Grillo, suo caro amico: "Fin da giovanissimo, quando avviò in viale Amendola una piccola officina per riparare motorini e biciclette, si fece conoscere e apprezzare. La Piaggio lo scelse come suo rappresentante per la provincia della Spezia negli anni ’70. Fu tra i primi imprenditori spezzini a capire l’importanza del porto e soprattutto della Val di Magra come retroporto strategico dove stoccare le merci. Per questo comprò a debito alla fine degli anni settanta un vasto terreno dove riuscì a costruire capannoni enormi. Capannoni che, negli anni novanta, vendette all’Italimpianti. La Cassa di Risparmio della Spezia aveva fiducia nelle sue capacità imprenditoriali sia nella gestione del mitico Antonio Catellani direttore generale per oltre 30 anni, sia nel successore Alberto Battolla. Negli anni ottanta-novanta cominciò ad occuparsi di rifiuti e del loro smaltimento. In quegli anni in Italia la discarica era l’unico sistema dove collocare i rifiuti, non erano ancora stati inventati i termovalorizzatori. E’ vero, a Pitelli nel tempo la discarica riceveva rifiuti prodotti anche fuori della provincia. Orazio, occorre tenere presente per un giudizio su quel tempo, operò su autorizzazione delle amministrazioni comunali di sinistra che governavano il comune capoluogo e la Provincia". Per la gestione della discarica subì un processo che lo vide assolto da ogni accusa con formula piena, difeso dal suo avvocato di fiducia Andrea Corradino.

«Chi ha conosciuto e frequentato Orazio Duvia – conclude Grillo – sa della sua generosità, della sua disponibilità ad aiutare i poveri, a sostenere in diversi modi tutte le associazioni".

Massimo Benedetti