Motociclista ferito. Insolito scontro con un capriolo in fuga

Si è fatto diversi giorni di ospedale e dovrà sottoporsi a riabilitazione malconcio il motociclissta sarzanese protagonista di un incidente tanto singolare da apparire quasi cinematografico. Invece il cinquantenne è stato centrato in pieno da un capriolo che, spaventato o smarrito, ha pensato bene di saltare una siepe sbucando alla cieca sull’Aurelia nella zona di Fornola di fronte al supermercato. In quel momento esatto, ironia della sorte, stava transitando in direzione Spezia il centauro. E’ stato una frazione di secondo. Neppure il tempo di capire cosa stesse accadendo che l’animale lanciato in velocità, dal peso di 54 chilogrammi, si è schiantato tra la ruota anteriore della motocicletta e il serbatoio. L’impatto ha sbilanciato l’uomo, molto conosciuto anche per i suoi trascorsi nel mondo dlelo sport, che ha avuto la prontezza di riflessi di lasciare andare la motocicletta che ha proseguito la corsa nell’altra corsia. Per fortuna in quel momento, nonostante fosse primo pomeriggio, non transitava nessuno nell’altro senso di marcia. Il cinquantenne seppur malconcio è riuscito a rialzarsi e sedersi sul muretto in attesa dei soccorsi mentre per il capriolo l’impatto è stato fatale ed è morto immediatamente.

Le conseguenze dell’incidente però gli hanno causato la frattura di 11 costole, la lussazione della spalla destra e del menisco oltre a contusioni varie e abrasioni. Insomma una situazione per niente leggera che lo ha costretto a rimanere anche per qualche giorno in osservazione all’ospedale Sant’Andrea di Spezia. Dopo la grandissima paura e il dolore adesso si aprirà l’aspetto legale. A saldare il conto del sinistro e del risarcimento danni infatti sarà Regione Liguria responsabile dei danni e i questo caso incidente provocato da animali selvatici. Di certo nessuno si sarebbe mai apsttato di veder "volare" un capriolo oltre la recinzione della strada e piombare sulla motocicletta. Per altro da poco ristrutturata e messa a psoto dall’amator che se l’è vista distruggere dal colpo e lo strusciamento sull’asfalto.

Massimo Merluzzi