
Bandiere neonaziste e tre copie del ’Mein Kampf di Adolf Hitler: è una parte del materiale sequestrato durante l’indagine della Digos di Parma
La Spezia, 10 aprile 2025 – C’è anche un giovane spezzino tra le sei persone iscritte nel registro della Procura di Parma e sospettate di far parte del Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori (MIns-Nsab), un gruppo di estrema destra caratterizzato da una marcata ideologia neonazista, razzista e antisemita. La notizia è trapelata ieri mattina al termine di un blitz della polizia di Stato, chiamata ad eseguire un decreto di perquisizione adottato dalla magistratura per acquisire materiale utile a corroborare le tesi dell’accusa.
Nel corso dei sopralluoghi sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro tre tirapugni e sette armi bianche, due pc e un telefono cellulare, ma altre magliette e felpe riconducibili al movimento, oltre a vari opuscoli e volantini. Non solo, nelle abitazioni dei sei indagati sono stati trovati anche quadri e stampe di chiara ispirazione nazista. I sei sono indagati per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa: una militanza spinta, che secondo gli inquirenti si sarebbe concretizzata con la partecipazione a riunione politiche e organizzative, nel corso delle quali venivano esibiti, insieme alle bandiere del MIns-Nsab, anche stendarsi e simboli nazisti. Uno dei sei indagati è residente in provincia della Spezia. Si tratta di un giovane studente universitario che frequenta i corsi dell’ateneo di Parma, entrato in contatto con i referenti del movimento neonazista proprio in virtù delle frequentazioni avviate nella provincia emiliana. La perquisizione domiciliare a suo carico ha consentito di rinvenire opuscoli propagandistici, oltre a testi e stampe che riportano una chiara simbologia nazista.
L’operazione è stata condotta dalla Digos della Questura di Parma e dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale dell’Emilia Romagna, in collaborazione con le sezioni Digos e Polposta di Milano, Bologna, Ferrara e Spezia, col coordinamento della direzione centrale della polizia di prevenzione e del servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica.