ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Muggiano, consegnata la Spartaco. È la nona Fremm del maxi accordo

Le unità sono state commissionate a Orizzonti sistemi navali, joint partecipata da Fincantieri e Leonardo. Tra i sistemi d’arma anche dispositivi di sicurezza progettati e realizzati interamente nella sede ex Oto .

La ’Spartaco Schergat’ nelle acque di fronte allo stabilimento del Muggiano

La ’Spartaco Schergat’ nelle acque di fronte allo stabilimento del Muggiano

La ’Spartaco Schergat’’ è realtà. Martedì scorso, nello stabilimento Fincantieri del Muggiano, Orizzonte sistemi navali, la joint venture partecipata da Fincantieri (51%) e da Leonardo (49%), ha consegnato alla Marina militare italiana la fregata multiruolo: si tratta della nona di una serie di dieci unità Freem (Fregate europee multi missione) commissionate a Osn nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese stipulato con Occar, l’Organisation conjointe de coopération en matière d’armement.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, Dario Deste, direttore generale della divisione navi militari di Fincantieri, Giovanni Sorrentino, amministratore delegato di Osn, il direttore di Occar, generale Joachim Sucker, l’ammiraglio di squadra Vincenzo Montanaro, comandante del Comando interregionale Marittimo Sud, l’ammiraglio ispettore capo Giuseppe Abbamonte, direttore degli armamenti navali e il generale Francois Watteau, rappresentante della Dga.

Il programma Fremm, avviato nel 2005 con consegna della prima unità della classe avvenuta nel luglio 2012, prevede la fornitura di quattro unità in configurazione ’general purpose’, quattro ’anti submarine’ e due ’anti submarine enhanced’. Nell’ambito di questo programma, sono in costruzione nel cantiere integrato di Fincantieri di Riva Trigoso e del Muggiano, due fregate Fremm di nuova generazione in versione “Evolution”, denominate “Fremm Evo” con la consegna della prima unità prevista nel 2029 e la seconda nel 2030. Nave ’Spartaco Schergat’, costruita nel cantiere integrato e dotata dei più avanzati sistemi prodotti da Fincantieri, Leonardo, Mbda ed Elettronica, è caratterizzata, come le altre unità Fremm, da un’elevata flessibilità d’impiego e ha la capacità di operare in tutte le situazioni tattiche. Ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate. Può raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di circa 200 persone imbarcate.

È stata introdotta una forte automazione dei sistemi di bordo di ultima generazione e utilizzati per tutti i servizi a bordo. Approfonditi studi di ’human factors’ hanno, inoltre, indirizzato il progetto verso la creazione di ambienti di lavoro e spazi più efficienti e ottimizzati per le diverse esigenze operative. La nave è anche dotata di una importante autonomia (6000 miglia nautiche a 15 nodi) e di standard logistici idonei per operazioni prolungate anche al di fuori del Mediterraneo allargato.

Prima delle due unità in configurazione ’anti submarine enhanced’, la nave è ottimizzata in una versione multiruolo con sistemi peculiari sia alla versione ’general purpose’, ovvero con capacità di fornire un bilanciato contributo in tutte le forme di lotta, sia alla versione ’antisommergibile’, ovvero con spiccate capacità Asw per le operazioni di seacontrol, a protezione delle linee marittime di comunicazione e di interdizione navale. Potrà inoltre fungere come centro di comando complesso, gestendo operazioni in contesti joint e combined. A completare le calacità di difesa della piattaforma, le tecnologie di Leonardo, completamente sviluppate e prodotte alla Spezia, nell’ex stabilimento Oto Melara. Si tratta, nello specifico, del sistema 127/64 ’Light Weight Vulcano’ a prua e del sistema ’Strales’ per la difesa aerea a poppa.