La Spezia, 5 aprile 2022 – Tutto è nato da uno specchietto rotto, poi le sanzioni si sono moltiplicate e sono arrivate a migliaia di euro.
“Questa mattina ho parcheggiato in via Diaz e mi hanno rotto lo specchietto sinistro senza lasciarmi i dati”. Questa è la denuncia sporta al comando di polizia locale dal proprietario di una Golf a metà febbraio; al di là dell’entità del danno, il comportamento del conducente responsabile era senz’altro passibile di censura, oltre che costituire una precisa violazione di legge. Per questo il personale della Sezione Infortunistica avviava con sollecitudine le indagini.
Ancora una volta si è rivelato determinante il contributo fornito dalle telecamere della videosorveglianza cittadina.
Certo neanche gli agenti potevano immaginare cosa sarebbe saltato fuori da uno specchietto rotto: è stato infatti accertato che l’autocarro isotermico di massa superiore alle 3,5 tonnellate, di cui si leggeva chiaramente la targa e risultato essere di proprietà di una cooperativa di trasporti su strada, ha percorso viale Amendola in direzione mare e il conducente, giunto ad impegnare il tratto successivo all’incrocio con via Persio, in viale Italia, essendo i veicoli innanzi a lui fermi al semaforo rosso di via Diaz, oltrepassando la doppia striscia continua, si è spostato completamente contromano e sorpassato tutta la fila di auto ferme, fino ad arrivare a via Diaz dove si è immesso con svolta vietata a sinistra ed ad una velocità non adeguata alle dimensioni della strada rispetto al veicolo condotto, tant’è che urtava la Golf in sosta regolare sulla sua destra portandole via lo specchietto, per poi allontanarsi nel tentativo di rendersi irreperibile.
Come se tutta la serie di manovre irregolari e pericolose compiute non fosse già abbastanza per cacciarsi nei guai in termini di entità delle sanzioni pecuniarie ed accessorie sulla patente di guida, una volta avute le generalità del conducente da parte della società proprietaria del mezzo, dalle interrogazioni dei terminali telematici ministeriali, dove sono iscritti i soggetti titolari di patente di guida, è emerso che l’autista, un 57enne pisano, non solo guidava un autocarro per il quale necessita la patente di categoria C mentre lui possedeva solo una categoria B e quindi di fatto conduceva il mezzo senza patente. Oltretutto è saltato fuori che la sua patente era sospesa a tempo indeterminato fin dal 2013, per non essersi sottoposto al provvedimento di revisione dei requisiti psico-fisici disposto a suo carico.
Impressionante il cumulo delle sanzioni collezionate dall’autista: per le manovre irregolari compiute si è visto notificare verbali per un totale che va da un minimo di 807 euro se pagati nei 60 giorni, altrimenti fino ad un massimo di 3.228, oltre la sospensione della patente di guida fino a 3 mesi; ma questa ultima misura si intende addirittura superata dalla sanzione prevista per aver guidato con la patente B sospesa a tempo indeterminato, comportamento al quale consegue, oltre ad una sanzione da 2.046,00 a 8.186 euro, decisa nell’entità dalla Prefettura, la sanzione accessoria della revoca della patente di guida. È stata poi verbalizzata l’infrazione per aver guidato senza la necessaria patente C che comporta sanzione di oltre 5.000 euro.
Ovviamente ci sono state conseguenze anche per la cooperativa proprietaria dell’autocarro che, oltre a vedersi fermato il mezzo per tre mesi, è stata sanzionata per averlo affidato alla guida di soggetto non munito di idonea patente. Naturalmente dovrà essere risarcito anche lo specchietto rotto.
Marco Magi