La Spezia, 8 novembre 2023 – I primi divieti introdotti per fermare la movida fracassona risalgono all’estate di quattro anni fa. Stop alla musica sparata ad alto volume da stereo e casse bluetooth, con pesanti sanzioni per chi veniva sorpreso tra le 22 e le 7 a trasformare vie e piazze in una discoteca a cielo aperto. Oggi, a quattro anni di distanza, il malcostume non solo permane, ma si è esteso anche alle ore diurne. Queste, in estrema sintesi, sono le motivazioni che hanno spinto il sindaco Pierluigi Peracchini ad adottare una nuova ordinanza contro gli strumenti di diffusione sonora, anticipando il divieto dalle 14. Il dispositivo fermato dal primo cittadino arriva a seguito delle "continue segnalazioni in ordine all’utilizzo di strumenti di riproduzione, amplificazione e diffusione musicale in aree, vie e piazze cittadine, non solo in orari serali o notturni, tale da recare disturbo alle occupazioni e al riposo delle persone". Richieste di intervento, quelle dei cittadini arrabbiati per il sonno perduto, che si concentrano soprattutto nel centro storico, laddove gruppi di ragazzi spesso sostano in vie e piazze in compagnia dell’ormai immancabile cassa bluetooth. La nuova ordinanza, nella quale viene ribadito il diritto alla tranquillità e al riposo della persone, esclude dai dispositivi fracassoni tablet, smartphone e computer portatili se non connessi a strumenti di amplificazione. In soldoni, giusto per fare un esempio, non è vietato sedersi su una panchina della Morin, ammirare il paesaggio e ascoltare musica dallo smartphone. Per chi sgarra, la sanzione potrà andare da 25 a 500 euro. Un tema, quello dei decibel, sul quale l’amministrazione ha da tempo avviato un giro di vite attraverso i ripetuti controlli del comando di polizia locale guidato dal comandante Francesco Bertoneri. Nel 2022 le multe contro coloro che venivano sorpresi a sparare musica ad alto volume sono state 11, quest’anno sono attualmente 8.
“Nel corso del tempo abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini in merito a episodi in cui viene tenuta musica ad alto volume nelle piazze e nelle vie della città anche nelle ore diurne, che ha arrecato notevole disturbo alla quiete pubblica. Pertanto, al fine di tutelare la tranquillità e il riposo della cittadinanza, ma anche permettere il regolare svolgimento delle attività lavorative e culturali, è stata emanata questa ordinanza che amplia il divieto di utilizzo di strumenti per la riproduzione e diffusione sonora, estendendolo anche alle fasce orarie pomeridiane – afferma il sindaco Pierluigi Peracchini –. Vogliamo una città attiva, con molti eventi in tutto il territorio, ma questi devono essere regolamentati e organizzati, perché la nostra città non deve diventare una discoteca a cielo aperto. L’amministrazione si impegna a monitorare attentamente tale fenomeno e a garantire il rispetto di questa normativa". Un controllo sui decibel che in questi anni non è mancato neppure sui locali della movida. Migliaia i controlli effettuati ogni anno dal comando di viale Amendola: quest’anno le sanzioni per chi non era in regola con l’autorizzazione, sono state 36 a fronte di oltre novecento controlli, mentre nel corso del 2022 sono state vergate 55 multe a fronte di oltre mille controlli sul rispetto delle autorizzazioni e delle normative.