Mura romane scoperte a Fezzano "I resti di un grande complesso Apriremo il cantiere al pubblico"

I lavori al campo sportivo hanno fatto affiorare i reperti archeologici, ora all’esame della Soprintendenza "Daremo informazioni sullo scavo e sulla tipologia della villa romana presente anche nel golfo di Spezia" .

Mura romane scoperte a Fezzano  "I resti di un grande complesso  Apriremo il cantiere al pubblico"

Mura romane scoperte a Fezzano "I resti di un grande complesso Apriremo il cantiere al pubblico"

Ora è certo: i lavori di scavo al campo sportivo del Fezzano (nell’ambito del progetto del Comune di Porto Venere per la sua copertura con erba artificiale) hanno fatto affiorare indizi di ambienti di interesse archeologico di età romana: le tracce sono quelle di un probabile insediamento rurale proiettato al commercio via mare di olio. Emerge da una nota di Luigi Gambaro, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per Genova e La Spezia, vistata dal soprintendente Cristina Bertolini. In essa, oltre al punto della situazione sullo stato degli scavi effettuati, viene annunciata la prossima mossa: un’iniziativa per la conoscenza, diffusa e trasparente. Al fine di dare una comunicazione della scoperta archeologica la Soprintendenza (in collaborazione col Comune di Porto Venere, nell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia, dal 16 al 18 giugno) ha organizzato sabato ‘un open day’ archeologico. Il cantiere sarà aperto al pubblico con la presenza degli archeologi al lavoro e del funzionario competente per territorio, dalle 10 alle 14 con visite cadenzate ogni ora. Ciò in parallelo alla fruizione dell’altra parte del campo sportivo come parcheggio, all’insegna della compatibilità con i bisogni stagionali "Si tratterà di una rara occasione – dice Gambaro – per poter visitare in sicurezza un cantiere archeologico in corso".

Cosa si potrà apprendere?

"Verranno fornite informazioni sullo scavo e sulla tipologia della villa romana che anche nel golfo di La Spezia risulta attestata oltre che da diversi toponimi di origine fondiaria - come Muggiano, Fabiano, Pegazzano, Barbazzano, e da alcune vicine scoperte (San Vito di Marola) e vecchie segnalazioni di ritrovamenti, come quella di Ubaldo Mazzini nel 1922 - dall’eccezionale esempio del vicino e noto complesso rustico-residenziale del Varignano vecchio".

Sotto il campo sportivo del Fezzana c’è qualcosa di simile e quindi di meritevole di essere indagato e valorizzato nella prospettiva della musealizzazione?

"Un lungo muro con orientamento est-ovest – dice Gambaro puntualizzando lo stato dei ritrovamenti – che corre in fregio con andamento non perfettamente parallelo al muro di recinzione moderno del campo, emerge dal terreno per soli due filari, costruito impiegando pietre sbozzate di diversa misura, allettate in maniera irregolare con legante di malta bianca.

Pur mal conservato e con importanti lacune causate da precedenti asportazioni (avvenute già in età antica) sembra costituire il muro perimetrale verso la Marina e il limite di un complesso con probabile estensione verso monte. Infatti sul suo prospetto interno meridionale si legano almeno quattro muri divisori disposti in senso perpendicolare, che delimitano alcuni ambienti collegati tra loro da varchi in successione. L’affioramento di alcune tracce delle soglie di tali aperture purtroppo non depone a favore della conservazione in elevato di tali muri, dei quali si ignora per ora se siano conservati eventuali pavimenti. Alcuni indizi costituiti da un battuto di malta e cocciopesto e da breve muratura con tecnica più grossolana indurrebbero ad ipotizzare l’esistenza di una fase tardo-antica che potrebbe aver comportato il parziale riutilizzo del complesso".

Corrado Ricci