
L’allarme lanciato dalla Cgil. "Caso emblematico della situazione nella sanità"
"La situazione della sanità spezzina continua a peggiorare, sotto gli occhi di tutti". L’allarme arriva dalla Cgil che punta il dito soprattutto sul Centro diurno disabili di Gaggiola, "diventato un caso emblematico: i muri sono scrostati, l’umidità ha provocato infiltrazioni d’acqua e la muffa è ben visibile. Un ambiente che dovrebbe essere accogliente e protetto si presenta invece insalubre, degradato, indegno per utenti e operatori". Di fronte a questa realtà, secondo la Cgil "i proclami dell’assessore regionale alla sanità appaiono distanti anni luce". Recentemente, l’assessore ha annunciato un grande piano di investimenti su manutenzioni e assunzioni "ma ci vorrebbe un miracolo per risollevare una sanità locale con strutture fatiscenti, carenza cronica di personale e continue fughe verso altre realtà sanitarie, anche fuori regione. Se non si rende decoroso, moderno e funzionale l’ospedale Sant’Andrea, sarà sempre più difficile trovare professionisti disposti a lavorare qui – dichiarano congiuntamente Luca Comiti, segretario Generale della Cgil spezzina, e Marzia Ilari, Segretaria Generale della Fp CgiL Spezia – Gli operatori sanitari sono stanchi, sottopagati a turni massacranti. È comprensibile che vadano altrove, dove trovano condizioni migliori e stipendi più dignitosi".
La Cgil, attraverso la battaglia sui rinnovi contrattuali, sta chiedendo con forza un riconoscimento economico e professionale per chi ogni giorno tiene in piedi la sanità pubblica con enormi sacrifici. "Non bastano parole o promesse a effetto: servono scelte politiche chiare e risorse concrete. Il diritto alla salute passa anche da strutture sicure e personale motivato. Spezia non può continuare ad essere dimenticata".
Nella foto: Luca Comiti