LA SPEZIA
Un bando più elastico ed appetibile per individuare il privato che andrà a gestire il Museo Tecnico Navale. Difesa Servizi ci riprova e, a distanza di tre mesi dall’ultima gara andata deserta, rilancia a caccia di investitori in grado di valorizzare lo storico sito museale della Marina. Se da un lato il valore, il canone annuale e la durata della concessione sono rimasti inalterati – rispettivamente 4,2 milioni di euro, sessantamila euro e dodici anni –, dall’altro la società del ministero della Difesa ha ’ammorbidito’ le pretese legate agli investimenti infrastrutturali a carico del privato: se nel primo bando si faceva riferimento a investimenti totali minimi da 1.947.180 euro, difatto obbligatori, nel bando pubblicato negli ultimi giorni del 2023 l’ammontare delle spese da sostenere, pari a 1,92 milioni di euro, diventa in parte facoltativo e non vincolante. Il bando stima investimenti per 850mila euro in sistemi tecnologici e multimediali, 700mila per opere architettoniche, 300mila per nuovi allestimenti e 70mila in promozione e comunicazione. E proprio sulla "riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture e delle tecnologie di infotainment ed edutainment" espositive ruota uno dei desiderata di Difesa Servizi, che diversamente dai precedenti tentativi ha deciso di puntare maggiormente sui sistemi tecnologici, chiedendo all’investitore privato uno sforzo per rendere il museo non sono più multimediale, ma anche il più confacente possibile agli standard minimi di qualità individuati dal ministero della Cultura, con l’obiettivo di far entrare il Museo tecnico Navale della Spezia nel circuito museale nazionale. Non solo: per rendere più appetibile l’investimento sul museo spezzino – che ha chiuso il 2023 con circa 37mila visitatori e una crescita di oltre il 30% sul 2022 –, Difesa Servizi ha inserito la possibilità, per chi si aggiudicherà il bando, di allestire e gestire anche il Museo Tecnico Navale della Maddalena: una sorta di sede distaccata del museo spezzino nel quale potrebbero finire reperti e simulacri rientranti nel patrimonio storico della Marina militare che non trovano collocazione e visibilità nel museo spezzino.
Matteo Marcello