MATTEO MARCELLO
Cronaca

Mutuo poco trasparente. Coppia spezzina risarcita

Scarsa chiarezza sui tassi di interesse e sul piano di ammortamento. Istituto di credito condannato a restituire le somme pagate in eccesso.

Per anni hanno pagato le rate del mutuo acceso per l’acquisto della prima casa senza però avere in mano documenti che attestassero nel dettaglio le clausole contrattuali riguardanti la composizione delle rate e il piano di ammortamento. I dubbi sull’eccessiva quantificazione dei ratei, uniti all’impossibilità di controllare nero su bianco la situazione debitoria effettiva, hanno portato una coppia di spezzini a bussare in tribunale. Risultato? Una banca con diverse filiali nello Spezzino è stata condannata a risarcire la coppia con oltre 40mila euro. La sentenza è del giudice del tribunale civile della Spezia, Gabriele Giovanni Gaggioli, all’esito del ricorso proposto dalla coppia, assistita dall’avvocato Monica Filippi. La vicenda affonda le sue radici nel 2005, quando la coppia ha stipulato un contratto a tasso variabile per il mutuo destinato all’acquisto di un’abitazione situata nel centro città. Fin dall’inizio dei pagamenti sarebbero sorti problemi in ordine all’incremento eccessivo delle rate mensili, tanto da spingere la coppia, a rimodulare il mutuo con un tasso fisso. Tuttavia, nonostante le reiterate richieste, l’istituto di credito non avrebbe mai fornito copia del piano di ammortamento al fine di consentire il legittimo controllo di quello che la coppia si sarebbe trovata a pagare.

Neppure il tentativo di mediazione avrebbe dato gli esiti sperati, e la coppia che a quel punto non ha esitato a bussare alle porte del tribunale con la richiesta di una consulenza tecnica in grado di fare luce sui pagamenti e sui tassi di interesse applicati. Il perito incaricato dal tribunale ha evidenziato che "dall’analisi del contratto emergono criticità, come l’assenza di una chiara determinazione del tasso di interesse e ambiguità nelle modalità e ambiguità nelle modalità di calcolo del piano di ammortamento che influiscono sull’obbligo di trasparenza", riscontrando anche "evidenti criticità riconducibili alla metodologia di calcolo utilizzata per la determinazione degli interessi". Lo stesso consulente ha poi predisposto il nuovo piano di ammortamento adottando, in luogo del tasso di interesse pattuito, il tasso sostitutivo, facendo emergere maggiorazioni sostenute dalla coppia pari a 40.332,23 euro. Somma che la banca sarà ora chiamata a pagare alla coppia spezzina per effetto della sentenza del giudice Gaggioli.

Matteo Marcello