REDAZIONE LA SPEZIA

Mutuo salasso, un salvagente giudiziario

Giudice condanna banca alla restituzione del surplus delle rate per l’indeterminatezza dei tassi di interesse. I bot come riferimento

Sentenza pilota del Tribunale della Spezia in materia di mutui bancari indicizzati al franco svizzero che, alla distanza, ossia alla richiesta di estinzione anticipata del rapporto contrattuale, producono la sorpresa di un saldo monstre. Ebbene: la notizia è quella del ‘salvagente giudiziario’ che permettere l’estinzione del mutuo al tasso sostenibile del Bot; tutto ciò previo colpo di spugna al contratto di finanziamento impugnato per l’"indeterminatezza" delle clausole connesse agli interessi.

Il prodotto finanziario era quello configurato dalla Barclays. L’inizio della storia risale al 2010. Il prestito iniziale, per l’acquisto di una casa, era stato di 250mila ero; dopo il pagamento delle rate (tra capitale e interesse) per 70mila euro, nel 2017 era arrivata la stangata del saldo a seguito della richiesta di estinzione anticipata del mutuo: un botto da 209 mila euro. Di qui la causa legale Tutto (quasi) nullo dice ora il giudice civile Tiziana Lottini in accoglimento della tesi dell’avvocato Alessandro Pontremoli che ha tutelato la mutuaria esposta al salasso, avvalendosi del consulente Giuliano Ricci.

Il verdetto si è ancorato ai risultati della consulenza d’ufficio svolta dal dottor Alberto Cerretti là dove ha sostenuto che "deve ritenersi fondata la doglianza relativa all’indeterminatezza delle clausole contenenti l’indicazione del tasso d’interessi – art. 4 eart. 7 del contratto, quest’ultima relativo all’ipotesi di estinzione anticipata del mutuo".

Alla fine della contesa legale, il Tribunale ha dichiarato la "nullità parziale del contratto" e, per l’effetto, ha disposto che "il piano di ammortamento prosegua tenuto conto del tasso sostitutivo dei BOT alla data della stipula del contratto" condannando altresì Barclays Bank a "restituire la somma di 12.709 euro, oltre interessi nella misura legale dalla data della domanda al saldo effettivo". La portata innovativa della sentenza spezzina, a fronte di quelle di altri tribunali italiani sulla stessa materia, sta nel fatto che ha certificato anche le pretese esose sul piano dei pagamenti delle rate, disponendo la restituzione del surplus delle somme introitate dalla banca.

Corrado Ricci