La Spezia, 11 febbraio 2023 - Quattro uomini arrestati per un traffico internazionale di cocaina dalle conseguenze choc: la morte di un corriere. Così ieri l’epilogo di un’inchiesta certosina ad opera di Carabinieri e Polizia di Stato nata all’ombra delle querce di Carpena, nei pressi del valico della Foce che sovrasta la città della Spezia. Ad innescarla era stato il fiuto di Reef e Greta, due cani meticci portati a spasso nel bosco dal padrone, un palombaro della Marina Militare. Furono loro, il 17 febbraio del 2021, a localizzare, nella collina ammantata di foglie, i primi resti umani di quello che, alla distanza, si è rivelato essere il cadavere di un corriere della droga oggetto di vilipendio per estrarre il tesoro che trasportava: fu squartato per prelevare gli ovuli di cocaina rimasti nell’intestino dopo quello scoppiato che era stato causa di morte.
Il decesso è avvenuto in un affittacamere di via Napoli. Ne seguì il sezionamento altrove: forse nel bosco stesso o forse in un furgone dei due nella disponibilità di un corriere di professione che lo usava per mascherare le consegne della droga alla Spezia. I mezzi ieri sono stati sequestrati, al pari dell’affittacamere. Così la chiusura del cerchio delle indagini coordinate dal pm Maria Pia Simonetti. Erano state avviate sul campo dalla Squadra mobile e sono approdate alla svolta grazie, nei mesi scorsi, alle notizie raccolte dai segugi del Nucleo Investigativo dell’Arma dei carabinieri. Una fonte aveva riferito loro di un traffico di cocaina dal Sud America finito in tragedia e di uno spaccio al minuto in città. I riscontri sono arrivati - quanto alla fine del corriere-ovulatore - dalle intercettazioni ambientali sui due furgoni e quanto allo spaccio sul campo dalle intercettazioni telefoniche con nomi diversi. Le manette, su ordine di custodia cautelare firmato dal gip Fabrizio Garofalo, sono scattate ai polsi di Pedro Alfredo Medina Zambrano, 30 anni, residente alla Spezia, dipendente di una società di trasporti estranea alla storia. Oltre a essere coinvolto nel traffico internazionale di stupefacenti gestiva anche un’intensa attività di spaccio di cocaina “al minuto”, sostanzialmente a domicilio, utilizzando per la consegna della droga furgoni della ditta presso la quale era impiegato. In carcere anche Joffry Lorenzo Medina Betances, 31 anni, anch’egli dominicano residente alla Spezia; Leandro De Jesus Herasme Matos, 50 anni, originario di Santo Domingo e residente alla Spezia; Carlos Alberto Minotta Moran, 33 anni, colombiano. Gli ultimi due non risultano implicati con la storia del corriere deceduto, ma sono coinvolti nel traffico internazionale; per questo è anche indagata a piede libero una cittadina dominicana di 26 anni residente alla Spezia.
Pende un ordine di arresto internazionale per un domicano che da alcuni mesi ha lasciato la città: potrebbe essere lui lo squartatore del corriere. Ieri le case degli indagati sono state perquisite. Sono stati sequestrati dei telefoni cellulari che potrebbero rivelarsi utili ai fini della ricostruzione dei fatti inerenti la vicenda del corriere deceduto. Dentro la casa del cinquantenne dominicano, inoltre, sono stati trovati circa 60 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e altro materiale finalizzato al confezionamento di sostanze stupefacenti. La perquisizione a carico del colombiano residente a Carrara ha poi portato al sequestro di 36 grammi di hashish e di un bilancino di precisione, materiale atto al confezionamento di droga, nonché una scatola di proiettili calibro 22 detenuta illegalmente.