ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Natanti in coda per gli imbarchi: "La situazione è insostenibile"

L’allarme lanciato da Giacomo Aguiari, presidente del gruppo nautica di Confcommercio

È un grido di allarme alle istituzioni, quello lanciato ieri dal presidente del gruppo nautica di Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia, Giacomo Aguiari, volto a richiamare l’attenzione sulla situazione divenuta insostenibile per le imprese del settore nautico che operano nel Golfo dei Poeti.

"Il problema degli imbarchi – spiega Aguiari – riguarda tutto il golfo. Siamo ad aprile e già si formano code di barche in attesa di far salire o scendere i passeggeri. I punti autorizzati per l’imbarco e lo sbarco dei turisti sono insufficienti, e nel comune della Spezia la situazione è critica. In alcune zone del golfo le difficoltà sono ancora più evidenti. È il caso di Tellaro, uno dei borghi più belli d’Italia, dove lo sbarco dei passeggeri risulta quasi impossibile. Parliamo di una perla del nostro territorio, che dovrebbe essere facilmente raggiungibile anche dal mare, e che invece resta praticamente inaccessibile ai turisti che vorrebbero visitarla via mare".

Aguiari sottolinea come sia fondamentale riconoscere il ruolo delle aziende storiche della nautica nel Golfo dei Poeti: "siamo parte integrante dell’economia della città, i nostri servizi permettono ai turisti di scoprire il territorio e vivere esperienze uniche, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo turistico ed economico. Eppure, le nostre esigenze restano spesso inascoltate".

Ma il tema più urgente riguarda l’accessibilità per i diversamente abili: "riceviamo spesso richieste da parte di famiglie con persone disabili che desiderano vivere l’esperienza del mare nel Golfo dei Poeti – prosegue Aguiari – ma ci troviamo davanti a un bivio doloroso: negare questa opportunità o assumerci in prima persona la responsabilità di imbarcare i disabili, senza strutture adeguate e in totale assenza di sicurezza. L’unico punto dotato di una gru adatta si trova nell’area mare di Ruffino, ma non è di pubblica utilità. In tutto il golfo, di fatto, non esistono imbarchi accessibili. Questa situazione – conclude – risulta discriminante e non inclusiva, per rendere accessibili gli imbarchi basterebbero interventi semplici come una piccola gru per imbarcare in sicurezza le persone. Chiediamo che venga posta finalmente attenzione a questo problema, per evitare di scegliere tra negare un sogno o assumersi rischi che non dovrebbero gravare sulle imprese".

Alma Martina Poggi