CORRADO RICCI
Cronaca

Dispersi nell'Atlantico, Revello "morto presunto" nel naufragio. La sentenza

L'imbarcazione sulla quale si trovava con l'amico Antonio Voinea è scomparsa nel nulla nel maggio 2018. La dichiarazione ai fini anagrafici era stata sollecitata dalla moglie

Antonio Voinea e Aldo Revello in uno scatto sul Bright durante la navigazione

La Spezia, 2 gennaio 2022 - Ora è nero su bianco, seppur sul piano delle presunzioni in assenza di riscontri oggettivi: Aldo Revello, per l’anagrafe, è morto. Una svolta nell’ambito di un mistero che resta aperto. Il giallo è quello della sparizione, il 2 maggio del 2018, dei marinai del Bright, la barca a vela di 14 metri di cui si erano perse le tracce nell’Oceano Atlantico, a 330 miglia ad Est delle Isole Azzorre e a 410 miglia da quelle portoghesi, durante il rientro alla Spezia dai Caraibi. Da lì, per effetto del contatto dell’Epirb con l’acqua, si irradiò l’Sos che innescò le ricerche, rimaste purtroppo senza esito. Insieme a Revello (skipper dell’imbarcazione) c’era l’amico Antonio Voinea.

Dal Tribunale trapela la notizia che è giunta al capolinea della sentenza l’istanza per la ’dichiarazione di morte presunta ’ di Aldo, classe 1966, originario di Torino, ultima residenza a Castelnuovo Magra. A promuovere il corso civile della giustizia era stata, all’inizio dello scorso anno, la moglie Rosa Cilano, mamma di Sole, la figlioletta di 8 anni rimasta senza papà. Obiettivo: mettere un punto fermo - sul piano legale - alla configurazione giuridica di Aldo. "Nessun patrimonio in gioco, nessuna eredità" aveva spiegato, all’epoca del deposito della richiesta, l’avvocato Sebastiano Angelo Scarpa, incaricato da Rosa a promuovere il procedimento. "Solo - aveva puntualizzato - la necessità di gestire il quotidiano, come ad esempio il mutuo della casa di Castelnuovo, la dichiarazione Isee per le agevolazioni scolastiche di Sole, la rottamazione della vecchia auto di Aldo". Nella procedura prevista dal Codice Civile non si è materializzata alcuna segnalazione utile a localizzare lo scomparso. Di qui la dichiarazione di morte presunta.

Il Bright in navigazione e, nel riquadro, l'immagine del possibile affondamento

Nessuna connessione, nel percorso della giustizia civile alla Spezia, con l’inchiesta penale aperta dalla Procura di Roma a seguito della denuncia di scomparsa dei marinai e delle pregresse prospettazioni (a mezzo social) di Rosa là dove aveva rappresentato che il Bright fosse naufragato in conseguenza di un naufragio indotto dalla collisione con un cargo; un’ipotesi quella ancorata alle dichiarazioni assunte, via messanger, da una fonte anonima che si era qualificata come “marittimo imbarcato sul cargo”. Il nome di questo era lo stesso del mercantile che - dopo l’allarme Epirb captato e rimbalzato dai satelliti del sistema internazionale Cospas-Sarsat per le operazioni di soccorso in mare - era stato coinvolto nelle ricerche su ordine dell’autorità marittima portoghese, che avevano mobilitato altre unità militari e civili e anche mezzi aerei. Fonte attendibile o millantatore? L’insistenza con la quale aveva compulsato Rosa aveva indotto la stessa a credergli. Anche La Nazione stabilì in contatto con lui ma quando, alla richiesta di una prova del naufragio, veicolò la foto di una barca a vela diversa (seppur di poco) dal Bright, le sue quotazioni caddero. Di certo la procura di Roma non ha sciolto il nodo. Rosa ora appare una donna rassegnata a non rivedere più il marito.