Nautica, Cecchi torna in sella. Iren silura l’ex ad Signorini

L'ex presidente della Stl di Lerici, Massimo Gianello, potrebbe ottenere la revoca della misura cautelare interdittiva. Saverio Cecchi torna alla presidenza di Confindustria Nautica dopo la revoca della misura interdittiva. Paolo Signorini è stato licenziato da Iren per giusta causa oggettiva a causa delle misure di custodia cautelare intraprese nei suoi confronti.

Nautica, Cecchi torna in sella. Iren silura l’ex ad Signorini

Nautica, Cecchi torna in sella. Iren silura l’ex ad Signorini

Nelle scorse settimane aveva chiesto e ottenuto il dissequestro delle somme ’congelate’ dal gip. Nei prossimi giorni, potrebbe ottenere anche la revoca della misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare professioni e attività di impresa. Così Massimo Gianello, ex presidente della Stl di Lerici e presidente (autosospeso) del Comitato delle borgate del Palio del Golfo, i cui legali – Stefano Putinati e Matteo Vicini – in questi giorni presenteranno l’istanza al gip. Una richiesta che peraltro avrebbe già incassato il parere favorevole del sostituto procuratore titolare dell’inchiesta sul filone spezzino del Liguria-gate, Elisa Loris. Per l’accusa, Gianello – in concorso coi fratelli Matteo e Filippo Cozzani – avrebbe assegnato lavori alle ditte della famiglia Cozzani in cambio di maggiori contributi al Palio del Golfo. Intanto, un altro protagonista del filone spezzino dell’inchiesta, Saverio Cecchi, torna alla presidenza di Confindustria Nautica, carica dalla quale si era autosospeso lo scorso 8 maggio. Una decisione presa alla luce della revoca della misura interdittiva e delle motivazioni espresse dal Tribunale del Riesame di Genova. Cecchi è indagato per corruzione in concorso nell’inchiesta della procura spezzina.

Invece Paolo Signorini, ex ad di Iren indagato nell’inchiesta della procura di Genova che ha coinvolto anche il governatore Giovanni Toti, è stato licenziato dalla società "per giusta causa oggettiva". Lo ha deliberato ieri il consiglio di amministrazione. "Le misure di custodia cautelare intraprese nei confronti del Signorini causano un’impossibilità, ormai irreversibile e non più soltanto temporanea, di esercizio delle sue funzioni di dirigente apicale" fa sapere Iren.