MATTEO MARCELLO
Cronaca

L’arrivo della Geo Barents è previsto sabato. Sulla nave oltre duecentotrenta migranti

Vertice in Prefettura per le modalità di intervento. I primi a salire a bordo saranno gli ispettori di sanità marittima dell’Usmaf. Sulla banchina del porto sarà allestito un presidio medico per valutare le condizioni di tutte le persone appena sbarcate

I soccorsi della Geo Barents alla nave di migranti (foto Medici Senza Frontiere)

La Spezia, 26 gennaio 2023 - Ieri la prima riunione istituzionale, oggi il primo di una serie di sopralluoghi per definire al dettaglio la macchina dell’assistenza. La Spezia si prepara ad accogliere la Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere impegnata nei soccorsi umanitari nel Mediterraneo: l’attracco nel porto spezzino, deciso dal ministero dell’Interno, è previsto per la serata di sabato, indicativamente attorno alle 14. Tuttavia, ieri col passare delle ore è cambiato lo scenario nel quale Prefettura, forze dell’ordine, istituzioni e associazioni locali dovranno confrontarsi: alla prima attività di soccorso avvenuta martedì, nella quale furono portate in salvo 69 persone, ne sono seguite altre due, che hanno portato il totale dei migranti a bordo della nave di Msf a 237, dei quali 27 donne e 87 minori.

Un quadro nel quale le istituzioni spezzine sono chiamate a operare per la prima volta dall’entrata in vigore del decreto con cui il governo guidato da Giorgia Meloni alla fine dello scorso dicembre ha riformato il tema del soccorso e dell’accoglienza dei migranti. Già individuata la banchina dove attraccherà la Geo Barents: si tratta di Calata Artom, situata tra il molo Garibaldi e il molo Fornelli, in concessione a Lsct, società del gruppo Contship che nella mattinata di ieri ha dato la propria disponibilità all’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale. L’ente di via del Molo nella riunione di ieri mattina ha messo a disposizione della Prefettura anche l’immobile dell’ex Dogana, in largo Fiorillo, per gestire al meglio la sosta dei migranti in attesa che vengano identificati e poi trasferiti nelle strutture d’accoglienza.

"Stiamo seguendo con grande attenzione la vicenda assieme agli organi preposti. Grazie alla disponibilità del terminal Lsct e del suo amministratore delegato Alfredo Scalisi, abbiamo individuato il luogo dello sbarco sulla Calata Artom. Abbiamo messo a disposizione l’ex Terminal 1 di Largo Fiorillo per gestire la sosta dei migranti in attesa di una loro destinazione" afferma il presidente dell’Authority portuale, Mario Sommariva. Già predisposto il protocollo, un meccanismo peraltro oliato dalla precedente esperienza del 2015, quando Spezia accolse per la prima volta una nave carica di migranti. I primi a salire sulla Geo Barents saranno gli ispettori di sanità marittima dell’Usmaf che, accompagnati dalla polizia, effettueranno un primo controllo sanitario a bordo della nave, sulla quale già ieri si segnalavano alcuni casi di intossicazione e diverse persone con ustioni. A terra, nell’area di Calata Artom sarà allestito un presidio sanitario con tende da campo nelle quali i medici e gli infermieri di Asl5 valuteranno le condizioni di salute delle persone appena sbarcate, e nel quale opereranno anche la Croce rossa e i mediatori culturali messi a disposizione dalle associazioni del territorio.

Terminata la fase della prima assistenza, si passerà a quella dell’accoglienza, con l’identificazione dei migranti: operazione, questa, che si dovrebbe concludere nell’arco di due giorni dall’attracco, con le persone che, probabilmente solo a partire da lunedì saranno trasferite nei centri di accoglienza, non solo quelli spezzini o liguri, ma anche al di fuori della regione, secondo la redistribuzione che sarà individuata dal ministero dell’Interno.