REDAZIONE LA SPEZIA

Nel campus delle meraviglie Assunzioni a razzo dopo la tesi In diversi casi prima della laurea

I neo ingegneri e designer formati alla Spezia raccontano l’esperienza dalle aule al lavoro. Così l’orientamento scolastico all’offerta dei corsi con l’evento "Progettare il futuro".

Nel campus delle meraviglie Assunzioni a razzo dopo la tesi In diversi casi prima della laurea

Fino a poco tempo fa erano seduti sui banchi dove ieri si trovavano i ragazzi delle quinte classi dell’istituto superiore Capellini Sauro per un’avvincente lezione sulle rotte del futuro. Hanno parlato da affermati ed entusiasti professionisti dell’ingegneria e del design nautico per dare testimonianza plastica degli effetti del percorso di studio sviluppato nel campus universitario spezzino: lavoro a stretto giro dalla laurea.

Migliore orientamento all’offerta formativa non poteva esserci: con alcuni ’frutti’ della stessa, in presenza e in videoconferenza dal luogo di lavoro, in Italia e dall’estero. Già accadeva prima della pandemia. Ieri la ripresa della formula "Progettare il futuro" con l’impegno in prima linea dei coordinatori delle lauree triennale e magistrale di Ingegneria Nautica, i professori Marco Gaiotti e Dario Boote, e dei coordinatori delle lauree triennale e magistrale di Design del prodotto e della nautica: i professori Ivan Zignego e Andrea Ratti.

Coinvolti otto ingegneri e design, novelli ma affermati: Riccardo Tramontano, Giuditta Napoli, Maddalena Minasi, Chiara Bobbio Caserio, Stefano Pozzi, Irene Marcolongo e i colleghi stranieri forgiati alla Spezia, l’americana Hannah Wistort e lo spagnolo Carlese Moratò Armeng

"L’eccellenza del campus spezzino nel settore della nautica è ormai una realtà più che consolidata sia a livello nazionale che internazionale" dice il professor Boote con dati alla mano. "Il livello occupazionale dei giovani laureati in Yacht Design, la laurea magistrale in Ingegneria Nautica, supera il 90 per cento a un anno dal conseguimento della laurea (fonte AlmaLaurea). Non solo; da alcuni anni, a seguito del boom dell’industria delle imbarcazioni da diporto seguita al periodo di crisi del 2008, molti studenti del corso magistrale, lavorano a diverso titolo nel compartimento nautico". Ma non solo; da un’indagine condotta dal profe e dal manager didattico, il dottor Luca Panico – attraverso un questionario inviato a tutti i 128 studenti italiani della corso magistrale (iscritti al primo e secondo anno) – risulta che ben 80 di loro sono impegnati in attività lavorative in aziende o cantieri del settore nautico, di questi 46 sono impegnati a tempo pieno, in pratica già assunti regolarmente, e i restanti 34 a tempo parziale.

Il discorso non cambia per i laureati triennali: la richiesta del mondo del lavoro è altrettanto forte.

Aspetto appagante per il campus - emanazione didattica dell’Università di Genova e della Fondazione interenti Promostudi che lo gestisce sul piano logistico – è la riconoscenza delle aziende che hanno fatto tesoro dei cervelli cresciuti nelle aule spezzine. "Cantieri, studi tecnici, enti di di classificazione ad ogni occasione di incontro non risparmiano di congratularsi con i docenti per la preparazione e la serietà dei neo assunti; spesso ’ prenotano’ gli studenti già individuati all’inizio del corso magistrale, vuoi per le loro qualità personali o vocazioni professionali, vuoi anche per la zona di provenienza se questa si trova in prossimità del cantiere" rileva Boote.

Ultimamente il cantiere Cranchi Yacht di Sondrio ha inviato, per una visita dello stabilimento, il coordinatore e il manager didattico di Yacht Design per mostrare con orgoglio il nutrito staff dell’ufficio tecnico - 12 tecnici - di cui ben 6 ingegneri nautici provenienti dal polo spezzino. In scena baci e abbracci.

Ieri l’incontro di orientamento di cui erano stati informati tutti i dirigenti scolastici degli istituti spezzini. Solo il Capellini-Sauro ha risposto all’appello. Peccato per gli altri. Il professor Boote ha colto l’occasione per un ringraziamento pubblico alla determinazione, antica e recente, delle "autorità locali" che hanno sostenuto la parabola ascendente dei corsi universitari vocati dalla nautica fino alla location attuale. Il ’seme’ fu quello della Scuola diretta a fini speciali voluta dall’allora presidente della Camera di commercio Piergino Scardigli. Tutto era iniziato all’inizio degli anni Novanta in alcune aule dell’istituto Nautico, poi in quelle di un ex asilo al Ruffino. La crescita si è consolidata sui Colli, col Polo Marconi; nel 2019 l’insediamento nel complesso Falcomatà. Ora nuovi propositi di sviluppo logistico...

Corrado Ricci