Nel ricordo di don Zanini

A Monterosso la presentazione del libro di Castagneto sul ’prete dai capelli rossi’

Nel ricordo di don Zanini

Pierluigi Castagneto

Il suo paese natale, Monterosso, il luogo in cui moltissime persone ancora lo ricordano, nonostante siano passati oltre trent’anni dalla tragica e prematura scomparsa di don Alberto. Verrà presentato oggi ‘Cronaca di una nascita. Don Alberto Zanini’, perché il Comune e la pro loco di Monterosso hanno voluto invitare l’autore del libro, il giornalista e insegnante spezzino Pierluigi Castagneto. Appuntamento nella sala consiliare di via Garibaldi alle 17.30, con la collaborazione della biblioteca civica; a moderare l’incontro, infatti, sarà la bibliotecaria Rossella Trevisan. Nel volume, uscito nel marzo scorso e pubblicato da Ares Edizioni, ci sono numerosi riferimenti a Monterosso, sin da quando Alberto tornava al paese per le vacanze estive e poi la pesca, la vendemmia la cura della cantina imparate grazie alla grande amicizia con lo zio Aldo. A Monterosso poi c’è l’incontro con il vescovo Siro Silvestri a cui comunicherà il desiderio di entrare in seminario, dopo aver incontrato, qualche anno prima, da studente, il movimento di Comunione e Liberazione, la realtà ecclesiale fondata dal sacerdote milanese don Luigi Giussani. Il testo, grazie a una lunga intervista alla sorella Beatrice, dopo aver ricostruito le fasi del tragico incidente – avvenuto sul Monte Sagro nel 1992 – racconta la vita di questo giovane sacerdote e ne tratteggia la passione umana ed educativa, con le feste popolari da lui organizzate e i campi estivi con i ragazzi e i bambini della parrocchia e le vacanze in montagna con gli studenti di Gioventù studentesca. Grazie al libro di Castagneto gli abitanti di Monterosso si possono confrontare con le doto umane e religiose di uno di loro, vero testimone della fede, fin da quando era ragazzo. Il volume si apre con la presentazione del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, in cui la vita di don Zanini è vista come di un percorso verso la santità. Il ricordo ‘del prete dai capelli rossi’, sepolto nella parte alta del cimitero del paese, è ancora molto viva, non solo tra la sua gente, ma anche in altri borghi delle Cinque Terre.

L’autore racconta che, in altri incontri di presentazione dell’opera svolti in questi mesi, a Vernazza e Levanto ad esempio, molte persone hanno reso diverse testimonianze assai toccanti sulla figura di don Alberto, il sacerdote, l’insegnante di religione e l’amico di parecchi giovani. "Tanta gente – aggiunge Castagneto – parla di lui al presente e non come un ricordo del passato".

Marco Magi