Una raffica di ricorsi amministrativi contro le graduatorie provvisorie del bando di concorso per l’assegnazione di case popolari, tale da costringere la Commissione regionale per l’edilizia residenziale a un lavoro di verifica che potrebbe almeno un paio mesi. L’iter amministrativo che porterà alla formazione delle graduatorie definitive si fa più frastagliato, per effetto degli oltre trecento ricorsi presentati non solo da coloro che sono rimasti esclusi dalle ’classifiche’ stilate dall’Azienda regionale territoriale per l’edilizia, ma soprattutto da quelli la cui istanza, pur giudicata regolare, ha garantito solo un posizionamento nelle retrovie della graduatoria stessa, di fatto obbligando le famiglie a un’attesa più lunga prima di poter ricevere l’alloggio. Nel dettaglio, i ricorsi amministrativi presentati entro il 22 marzo scorso sono stati 347, ma di questi solo 69 riguardato persone la cui istanza è stata ritenuta non idonea e dunque scartata ai fini della formazione delle graduatorie. Sono invece 278, ovvero più del dieci per cento del totale delle istanze valide (pari a 2093 su un totale di 2420;ndr), i ricorsi presentati da chi, pur in graduatoria, aspira a conquistare una posizione migliore di quella assegnata da Arte al termine dell’istruttoria che, conclusasi all’inizio dello scorso febbraio, ha visto l’esclusione di 327 domande. Buona parte delle 278 domande sono infatti corredate da ulteriore documentazione sulla propria situazione, con l’obiettivo di contestare il punteggio assegnato da Arte e scalare posizioni.
Attualmente, invece, non risultano ricorsi al Tribunale amministrativo regionale. Proprio giovedì pomeriggio alla Spezia si è riunita per la prima volta la Crer, ovvero la Commissione regionale per l’edilizia residenziale chiamata a pronunciarsi sui ricorsi presentati dalle famiglie. Un organo costituito da rappresentanti di Regione Liguria, Comune della Spezia, Arte e sindacati degli inquilini, che nella prima riunione ha gettato le basi per la valutazione dei ricorsi amministrativi, stabilendo un primo calendario di massima per lo svolgimento dell’istruttoria. Un lavoro che sarà necessariamente lungo, e dal quale dipenderà la formazione delle graduatorie definitive: la mole di ricorsi, e la conseguente necessità di analizzare una ad una le istanze presentate da chi è stato escluso e da chi vuole migliorare la propria posizione, potrebbe portare la commissione a pronunciarsi non prima dell’inizio di giugno.
A quel punto, le nuove graduatorie provvisorie elaborate sulla base dei ricorsi accettati, saranno oggetto di un ulteriore passaggio, quello del sorteggio: molte istanze presentate hanno infatti ottenuto lo stesso punteggio, e per determinare l’ordine nella graduatoria è necessario un sorteggio pubblico, solitamente effettuato nella sede spezzina di Arte. A quel punto le graduatorie diventeranno definitive, e per gli esclusi o per coloro che ritengono che la propria istanza non sia stata giudicata correttamente, l’unica strada percorribile rimarrà quella del ricorso al Tribunale amministrativo regionale. In soldoni, quasi sicuramente le graduatorie definitive non vedranno la luce prima dell’estate.
Matteo Marcello