
Navigare a motore nelle acque dell’area marina protetta delle Cinque Terre, godendo dei suggestivi panorami del golfo, a emissioni zero. Un sogno ancora impossibile da realizzare? Non per Roberto Parisi, 34 anni, fondatore della 5 Terre View srl, che ieri a Riomaggiore, ha presentato alla stampa la sua “Dolce Vita”, il primo gozzo completamente full electric a circolare nell’area marina protetta delle Cinque Terre e certamente tra i primi anche in Italia. Roberto Parisi, 34 anni, siciliano di origine, ma cresciuto alla Spezia, è stato imbarcato per 15 anni su yacht privati. Poi la decisione di tornare a respirare nuovamente l’aria di casa, prima lavorando con un’altra azienda e poi nel 2022 buttandosi in questa nuova avventura, all’insegna della sostenibilità: "Si tratta di un progetto che ho ideato quest’inverno. Ho contattato una ditta di Ravenna che ho conosciuto al Sea Future, la Mitec, mi serviva un motore elettrico con una capacità di 10–12 ore al giorno, perché nell’area marina protetta è possibile fare solo i 5 nodi".
La scelta di Parisi è ricaduta su uno Schiaffino 730 modello delfino, in vetroresina, con motore entrobordo, costruito dal cantiere P.R. Mare di Ivan Rolla. "L’ho acquistato nuovo quest’anno – racconta – con l’idea di fare il full electric. Nel disciplinare integrativo del Parco avevano scritto che dal 2022 avrebbero dato priorità alle imbarcazioni con motore elettrico e io ho colto la palla al balzo. Ho scelto lo Schiaffino perché nel disciplinare danno la priorità a chi ha la carena tonda, perché inquina di meno il mare". Una scelta da alcuni considerata temeraria: "Non ci credevano, erano un po’ scettici, perché queste imbarcazioni hanno un motore entrobordo da 140 cavalli a scoppio, io sono riuscito a realizzare un gozzo elettrico sul quale posso portare fino a 12 persone". “Dolce Vita” è alimentato completamente a batteria e grazie all’energia solare. Per essere autosufficiente, infatti, l’ingegnoso imprenditore ha deciso di far costruire un T-Top, un tendalino con 6 pannelli solari che mentre naviga si ricaricano e lo autoalimentano. "Ogni ora – spiega – i pannelli dovrebbero ricaricare all’incirca 1 kW, il motore consuma 2 kW e mezzo, quindi 1 kW e mezzo lo prendo dalle batterie che ho a bordo e l’altro lo recupero dai pannelli solari. Così riesco ad avere un’autonomia all’incirca di 12 ore, andando a una velocità di 5 nodi". Una scelta indispensabile nell’attesa che il Parco realizzi delle colonnine ad hoc, per la ricarica delle imbarcazioni elettriche alle quali potersi approvvigionare. Intanto, Roberto Parisi ha già cominciato la sua attività all’insegna dell’eco sostenibilità. Con il suo gozzo realizza tour privati all’interno dell’area marina protetta: "Principalmente la mia sede operativa è a Riomaggiore, ma se capita che mi chiamino volendo fare anche Portovenere o Lerici, vado anche là". "Ho iniziato a lavorare già da giovedì – sottolinea – e ho già tantissime richieste". I suoi clienti provengono da ogni parte del mondo: America, Canada, Australia, a riconferma dell’amore che gli stranieri hanno per il nostro mare. Un aperitivo al tramonto, una bottiglia di vino, rigorosamente di vetro accompagnata dall’immancabile focaccia ligure, circondati solo dal suono del mare ed è davvero una ‘Dolce Vita’. "La barca – confida – si chiama Dolce Vita perché è dedicata a mio papà, che era un ufficiale di marina. Sono 10 anni che non c’è più. È lui che mi ha trasmesso l’amore per il mare. Prima che venisse a mancare ha chiesto che le sue ceneri fossero sparse in acqua". Roberto Parisi ora guarda già al futuro: “Ho in progetto una seconda e una terza barca. Non mi fermo qui. La prossima full electric la vorrei fare con un motore fuori bordo".
Maria Cristina Sabatini