REDAZIONE LA SPEZIA

"Nessuna guerra mette fine a una guerra"

Dai racconti dei nostri nonni ricordi pieni di amarezza ansia e tanta angoscia "Ci hanno bruciato la casa"

Per capire questa guerra abbiamo intervistato chi la guerra l’ha vissuta, come i nostri nonni: alcuni sostengono che sia più pericolosa quella odierna per la quantità di armi nucleari, mentre altri che oggi la diplomazia e la diffusione di informazioni siano più efficaci. Amarezza, ansia e angoscia sono le emozioni prevalenti; sostiene Giovannella: "ho paura per i nostri figli che potrebbero essere chiamati a combattere e per il futuro dei nostri nipoti". Vi è compassione per i profughi e molti donano beni primari; provano empatia avendo vissuto simili circostanze: "ci hanno bruciato la casa", "avevamo ospitato per una notte dei partigiani", "passavano gli aerei tedeschi che andavano a bombardare le città vicine"; qualcuno ha anche perso il padre. I nonni erano bambini e non hanno avuto gravi traumi, ma concordano con Alda: "Ritrovo nei loro occhi il solito terrore che avevo io nei miei". Alla domanda "Hai parole di incoraggiamento per i giovani?" hanno risposto con solidarietà come Celeste: "Vorrei dire ai giovani che sono la speranza di un mondo migliore. Devono alzare la voce affinché i grandi capiscano che il mondo è di tutti e che vedano le cose con gli occhi dei propri figli".