Carenza di posti letto e di personale, assenza di un primario: problemi che portano a gravi difficoltà nel reparto. Finisce sui tavoli del consiglio comunale la situazione della divisione di Neurologia Asl 5 Ospedale civile Sant’Andrea, al centro dell’interrogazione presentata dai consiglieri di LeAli a Spezia/Alleanza Verdi Sinistra Roberto Centi, Patrizia Flandoli, Giorgia Lombardi. Dito puntato in primis sulle segnalazioni "di grave difficoltà arrivate dai cittadini riguardo l’operatività del reparto di Neurologia dell’ospedale Sant’Andrea – dicono Centi, Flandoli e Lombardi – che risente della grave carenza generalizzata di posti letto per acuti, che riguarda tutte le divisioni ospedaliere e si attesta al momento a più di 200 posti letto". A questo gap si aggiunge "la grave carenza generalizzata di operatori sanitari che continua a evidenziarsi anche nei dati di raffronto con il resto dei territori liguri, i quali confermano circa il 30% di differenza in meno rispetto alla media regionale". Inoltre, l’organico medico necessario per garantire i servizi divisionali "dovrebbe essere di 10 unità più il primario; la divisione era dotata di 8 posti letto centralizzati monitorizzati di sub intensiva per i pazienti più impegnati (ad esempio ictus cerebrale o post operati, sempre occupati). Infine, la divisione dovrebbe fornire anche tutte le prestazioni necessarie in regime di day hospital ed ambulatoriale, ad esempio ambulatorio cefalee".
Nella richiesta di chiarimenti i consiglieri comunali snocciolano anche alcuni dati sulla situazione. "Dopo il trasloco dovuto ai noti problemi strutturali del padiglione 7, che ospitava la divisione di Neurologia, la stessa ha perso ulteriori 3 posti letto e, di più, ha dovuto subire il taglio di 4 posti letto monitorizzati di sub intensiva. Allo stesso modo la divisione di Neurologia ha perso approssimativamente circa il 50% degli spazi che aveva in precedenza". Nei primi mesi del 2024, ricordano i consiglieri, l’allora assessore regionale alla sanità Gratarola "aveva garantito che per ovviare alla chiusura del padiglione 7 sarebbero stati realizzati prefabbricati in grado di accogliere non solo la divisione di Psichiatria, ma alla bisogna anche spazi tagliati alla Neurologia: attualmente l’organico medico è di 5 unità più una lunga malattia ’strutturati’ e 3 specializzandi. La guardia di reparto è ora garantita con l’ausilio di medici ’gettonisti’ in arrivo vengono da Genova ed il primario è pensionato dal 1° gennaio 2025".
La riduzione dei posti letto monitorizzati "comporta un più veloce ricambio di pazienti in tali posti, per far posto a quelli più acuti, spostando quelli presenti nei normali letti di degenza che, ovviamente, non hanno lo stesso livello di osservazione dei letti centralizzati monitorizzati. Ad oggi nulla si sa dei prefabbricati promessi. Inoltre l’attuale numero di medici “strutturati” non riesce a sopperire a tutti i servizi, riuscendo a garantire appieno la sola guardia di reparto e le consulenze al Pronto Soccorso e agli altri reparti, dal momento che i medici specializzandi non possono firmare ed essere responsabili diretti di nessun atto". Nel mirino delle critiche anche l’attività di day hospital e di ambulatori divisionali "gravemente inficiata dalla carenza di personale medico, solo da poco è stato emanato il bando per il ruolo di primario". Argomenti che hanno portato Centi, Flandoli e Lombardi a chiedere al sindaco e all’assessore competente di impegnarsi "a perorare la causa dell’aumento di personale, con l’assunzione a ruolo dei medici presenti nell’ultima graduatoria di concorso".