MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

“No“ agli aumenti della tariffa idrica. Provincia e sindaci in campo

La soddisfazione per l’istanza di cancellazione dal ruolo dei ricorsi presentata da Acam Acque al Tar

Contatori sotto controllo

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La Provincia agirà in tutte le forme per evitare rincari in bolletta. L’ente risponde alle polemiche di questi ultimi giorni, relative all’istanza di cancellazione dal ruolo generale dei ricorsi presentata dalla società Acam Acque al Tar della Liguria in riferimento al ricorso presentato dalla società contro la Provincia della Spezia sul tema della tariffazione del servizio idrico. "La Provincia – si spiega in una nota – agirà per evitare rincari insostenibili e ingiustificati rispetto ai ricavi del gestore. Anche a discapito di chi era pronto, ed è ancora favorevole a questa soluzione, ad accettare di far pagare ai cittadini aumenti che potrebbero arrivare a 60% in più dei costi attuali in sei anni".

Il piano degli investimenti e delle opere previsto per il servizio idrico sul territorio provinciale spezzino è frutto di un confronto tecnico che il gestore ha prevalentemente realizzato con tutte le amministrazioni comunali del territorio, dando risposta alle necessità che i sindaci hanno evidenziato come prioritarie. "Si tratta – prosegue la nota – di opere che nell’assemblea dei sindaci i Comuni hanno confermato e che sono state tutte inserite nel piano degli interventi approvato con apposita delibera da parte del consiglio provinciale. È bene chiarire che tutte le opere realizzate dal gestore vengono contabilizzate esclusivamente a consuntivo, all’atto della chiusura degli interventi e del collaudo delle stesse. Ovvero la loro contabilizzazione in sede di bilancio è posta in essere alla loro effettiva realizzazione".

La Provincia ha sottolineato con soddisfazione la notizia dell’istanza di cancellazione dal ruolo generale dei ricorsi, presentata dalla società Acam Acque al Tar l’8 aprile a poche ore della seduta di camera di consiglio del Tar in cui era prevista proprio la discussione dell’istanza cautelare da loro promossa con il ricorso depositato solo due settimane prima.