Non c’è pace per le coste lericine. La mareggiata colpisce ancora. Danni alla passeggiata del Gro

Dopo la spiaggia di Fiascherino, le onde colpiscono anche lo storico percorso della marina di Tellaro. Il Comune ha chiuso l’area in attesa della messa in sicurezza. Servono 5,7 milioni per sistemare il territorio.

Non c’è pace per le coste lericine. La mareggiata colpisce ancora. Danni alla passeggiata del Gro

Non c’è pace per le coste lericine. La mareggiata colpisce ancora. Danni alla passeggiata del Gro

Non c’è pace per le coste lericine. Dopo la mareggiata di inizio novembre che aveva danneggiato le dighe, le onde che si sono abbattute nei giorni scorsi hanno ultriormente aggravato la situazione, allungando la già corposa conta dei danni. Dopo Fiascherino – dove la mareggiata ha gravemente danneggiato un edificio, obbligando il Comune a bloccare l’accesso alla spiaggia – tocca a Tellaro, dove da ieri è interdetto l’accesso alla passeggiata del Grò a causa del cedimento di un tratto del percorso, letteralmente collassato a seguito dei colpi inferti dalla mareggiata. Uno dei sentieri più iconici del piccolo borgo lericino, che dalla piazzetta della Marina porta alla celebre scogliera, che ora necessità di una corposa opera di messa in sicurezza. Nell’ordinanza firmata dal sindaco Leonardo Paoletti si sottolinea come "la situazione rappresenta un potenziale pericolo per l’incolumità, connessa anche al potenziale ulteriore crollo di altre porzioni di passeggiata". É la seconda volta in pochi anni che la passeggiata del Gro viene danneggiata dalle onde: era già accaduto nel 2016. Lavori necessari che andranno a rendere ancora più corposo il già alto fabbisogno di denari espresso dal Comune di Lerici per la messa in sicurezza del territorio all’indomani delle mareggiate che avevano colpito il litorale tra il 3 e 5 novembre scorsi. Nel dettaglio, secondo le stime messe nero su bianco dagli uffici comunali lericini nelle schede di segnalazione dei danni inviate a Regione Liguria, serirebbero poco meno di 5,7 milioni di euro per risistemare il litorale e le opere pubbliche danneggiate dalle ultime mareggiate: non solo le dighe a protezione di spiagge e porticcioli, ma anche la messa in sicurezza di frane e opere idrauliche.

Matteo Marcello