La Spezia, 1 febbraio 2025 – C’è molta fibrillazione fra la tifoseria aquilotta, per il passaggio di proprietà della società dalla famiglia Platek a FC32: “Speriamo che la nuova proprietà porti capitali importanti per poter riportare lo Spezia in A”. Emblematico il messaggio lanciato dall’ex presidente dello ‘Spezia siamo noi’ Alberto Pandullo: “Credo che nella nostra storia, nei momenti critici, abbiamo sempre avuto la forza di rialzarci, trovando imprenditori in grado di sostenere lo Spezia. Quando Volpi decise di lasciare il club paradossalmente siamo andati in Serie A e, a seguire, sono arrivati i Platek che avevano comunque un progetto e una solidità: ora che hanno deciso di passare la mano, la società è stata rilevata da questi australiani che, da quanto si apprende, rappresentano un gruppo solido. Ho letto che nel progetto di Francis c’è la valorizzazione di profili giovani che possono consentire alla società plusvalenze, spero che questo rientri non solo in una logica finanziaria ma anche sportiva. Anche perché l’FC32 ha rilevato una società che è un patrimonio di una provincia e ciò non deve essere mai dimenticato. I numeri sono importanti, ma lo è anche la passione”. E’ fiducioso Alessandro Pellini: “Al momento il passaggio di quote societarie mi pare positivo perché si era ormai capito che i Platek non avrebbero più finanziato il progetto Spezia. Da quello che ho appreso sembra che la nuova proprietà sia valida, anche a livelli di progetti. Credo che la nuova società sosterrà il percorso di D’Angelo e dei suoi giocatori per la scalata in A, sarebbe clamoroso se non fosse così. Oltre a Lapadula, mi aspetto sia confermata tutta la squadra attuale e magari, la ciliegina sulla torta, arrivi un difensore centrale”. “Se i Platek hanno venduto a FC32 significa che ne hanno riscontrato solidità economica – dice l’abbonato storico Andrea Giammori – La società mi pare sia già strutturata bene, soprattutto per quanto riguarda lo stadio che è all’avanguardia, ne consegue che i nuovi arrivati hanno tutte le condizioni per poter operare al meglio. Mi aspetto che dalla nuova proprietà arrivino i capitali necessari per onorare gli impegni economici-finaziari dell’attuale campionato, provando a fare il salto di categoria. Oltre a Lapadula, spero che i nuovi proprietari diano l’ok per un difensore centrale”.
Un pensiero alla proprietà uscente arriva da Andrea Toracca: “Credo sia doveroso ringraziare i Platek per aver realizzato uno stadio bellissimo e aver lasciato la società, a livello economico-finanziario, a posto. Da quello che ho letto mi pare che Francis abbia un’esperienza in aziende di alto livello e progetti importanti esternati nei due club rilevati in Austria e Irlanda. Mi aspetto una società in grado di rilanciare le ambizioni dello Spezia, puntando alla massima serie in pianta stabile, grazie anche alla politica della valorizzazione dei giovani”.
Resta alla finestra Adriano Sommovigo: “E’ prematuro esprimere un giudizio sulla nuova proprietà, mi sento solo di ringraziare i Platek per lo stadio che è veramente bellissimo e anche per il campionato disputato dallo Spezia. Da tifoso mi auguro che Francis porti risorse importanti per portare lo Spezia in alto dove merita”. Chiude Giulia Carino: “Siamo alla finestra in attesa di valutare le potenzialità e i progetti della nuova proprietà australiana. Ho letto che, alla base dei programmi, ci sarà un’attenzione particolare ai giovani: a riguardo credo sia giusto investire sugli stessi, ma con un occhio importante all’aspetto sportivo perché in una squadra servono anche giocatori affermati per poter ambire in alto. Piena fiducia ai nuovi arrivati, sperando che siano in grado di alimentare le ambizioni di promozione in Serie A. I Platek hanno pagato lo scotto dell’inesperienza calcistica, brucia la retrocessione del 2023, ma vanno ringraziati per lo stadio”.