Cultura del rispetto e la prevenzione della violenza di genere al centro del nuovo appuntamento del roadshow “Respect For Future”, l’iniziativa di Fincantieri organizzata al Cantiere Integrato Navale Militare nello stabilimento di Muggiano. Anche questa tappa ha registrato grande partecipazione, con oltre 800 persone erano presenti all’evento. Dopo i precedenti appuntamenti di Trieste e altri stabilimenti, il roadshow continua a registrare piena adesione a conferma del ruolo centrale che per il Gruppo hanno temi come inclusione e rispetto. La giornata è stata aperta da Dario Deste, direttore generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri, e Antonio Quintano, direttore del Cantiere Integrato Navale Militare.
A seguire, Lorenza Pigozzi, direttrice della comunicazione strategica ed executive vice president del Gruppo, ha presentato l’iniziativa “Respect for Future” con la proiezione di un video manifesto. Gabrielle Fellus, fondatrice dell’associazione I Respect, ha animato la giornata con due interventi sul tema del rispetto in ambito giovanile, lavorativo e familiare, mentre Paolo Giulini, presidente del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, ha parlato del riconoscimento e della prevenzione della violenza accompagnato da video-testimonianze. In chiusura, Alessio Belli, responsabile sviluppo organizzativo, formazione e trasformazione, ha illustrato il programma everyDEI mentre Elena Signorastri, responsabile del personale del Cantiere Integrato, ha tracciato una sintesi dei principali messaggi emersi e rimarcato il valore aggiunto di eventi come “Respect for Future” anche per lo stabilimento di Muggiano.
Presenti all’iniziativa alcuni rappresentanti dei sindacati. Lanciato nel 2023 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il roadshow “Respect For Future” punta a coinvolgere circa 10mila persone nei siti italiani di Fincantieri. Fincantieri ha attivato progetti specifici per prevenire molestie e discriminazioni, attivando delle collaborazioni con associazioni come Differenza Donna e l’istituzione dei Punti Viola in alcune sedi aziendali. che diventano luoghi sicuri per l’assistenza a donne che si trovano in una situazione di emergenza.