REDAZIONE LA SPEZIA

Odio razziale e negazionismo della Shoah: Franzoni davanti al Gup

L'imprenditore Nicola Franzoni è accusato di diffamazione, odio etnico e razziale, negazionismo e istigazione a delinquere. Si è costituito come legale della comunità ebraica l'avvocato Tommaso Levi. Franzoni rischia 6 anni di carcere. Verrà deciso il 24 febbraio 2023.

Odio razziale e negazionismo della Shoah: Franzoni davanti al Gup

Slitta poco dopo essere cominciata l’udienza preliminare che vede alla sbarra l’imprenditore Nicola Franzoni (nella foto) davanti al Tribunale di Massa. Il 53enne originario di Lerici è accusato di diffamazione aggravata e odio etnico e razziale nei confronti del popolo ebraico. Secondo l’inchiesta portata avanti dalla Procura di Massa (l’indagine è in mano alla pm Elena Maracheschi), il no vax, già salito agli onori di cronaca perché coinvolto, secondo gli inquirenti, nell’assalto alla sede della Cgil di Roma avvenuto il 9 ottobre del 2021, si era lasciato ’andare’ nel suo canale Telegram definendo la pandemia come un’invenzione voluta dalle lobby ebraiche che controllano le società farmaceutiche.

Inoltre, sempre l’esponente del Fronte di liberazione nazionale, rinnegava la Shoah e i suoi 6 milioni di morti, sostenendo che in realtà fossero soltanto 144mila decessi. Oltre alle ipotesi di reato di devastazione e saccheggio, istigazione a delinquere e violazione dell’obbligo di dimora, adesso c’è un’altra bega per l’imprenditore originario di Lerici, ovvero negazionismo e odio razziale.

Franzoni rischia ora, per queste ultime accuse che gli sono state mosse a suo carico, 6 anni di carcere. Nel procedimento di ieri mattina che si è consumato davanti al giudice dell’udienza preliminare Marta Baldasseroni, si è costituito come legale delle comunità ebraiche italiane l’avvocato Tommaso Levi. Un’udienza lampo da parte della Gup Baldasseroni, che si è limitata a prendere atto dell’ingresso dell’avvocato.

L’imprenditore no vax Franzoni è difeso invece dal legale Jacopo Memo, il quale ha chiesto il rito abbreviato per il suo assistito. La decisione verrà presa dalla Gup nell’udienza in programma per il 24 febbraio 2023.