Storia e cultura camminano nelle vie del centro, si mostrano maestose nei monumenti e fortificazioni oppure si nascondono alla vista dietro gli austeri portoni dei palazzi nobiliari. E ogni volta è una scoperta, non soltanto per i visitatori.
"Ogni pietra – spiega la sindaca Cristina Ponzanelli – racconta una storia che va ben oltre i nostri confini e continua a testimoniare lo spessore culturale di questa città".
Una storia che continua?
"La nostra vivacità culturale è straordinaria perchè riesce continuamente a rinnovarsi riproponendosi in forme sempre nuove".
Che rapporto ha con il mondo artistico e culturale cittadino?
"L’organizzazione degli eventi attraverso la formula del bando Call for ideas è la chiara testimonianza del costante coinvolgimento delle associazioni locali. Uno strumento di partecipazione che ogni anno offre decine di progetti".
Proprio in questi giorni Spezia è in corsa nella finale della capitale della cultura.
"Incrociamo le dita e facciamo il tifo per la candidatura. Sarebbe un bellissimo risultato non soltanto per la città ma per tutto il territorio".
Lo stesso obiettivo era stato annunciato anche da Sarzana. L’idea è tramontata?
"Assolutamente no. Stiamo lavorando a un progetto che abbia un respiro territoriale ampio e non sia limitato esclusivamente alla città. Parlando di storia e cultura non possiamo non pensare al valore della Lunigiana oppure dell’intera Val di Magra. C’è un filo che collega realtà di fascino e tradizione che deve essere considerato".
Si avvicina la stagione dei grandi eventi. Come vi state organizzando?
"Il primo appuntamento sarà con la mostra dedicata a De Chirico alla Fortezza Firmafede proseguendo una linea che da qualche anno ci caratterizza. In contemporanea proprio per confermare il dna artistico cittadino ci saranno le mostre di Ivan Vitale Lazzoni e Alessandra Gasparini".
Ma non solo?
"Non vogliamo svelare ancora niente ma sarà un calendario ricco di iniziative. Ci sono appuntamenti che caratterizzano la nostra città e ne sono diventati un marchio. Mi riferisco alla rassegna lirica Spiros Argiris che richiama giovani interpreti da tutto il mondo oppure il Festival della mente che ospita i migliori intellettuali del nostro tempo".
A proposito. Non è possibile riuscire a creare finestre nel corso della stagione che accompagnino il grande evento?
"Abbiamo la massima fiducia e rispetto della direzione artistica del Festival. Stiamo dialogando per sviluppare il prodotto ma è altrettanto vero che aumentare i giorni significa inevitabilmente investire. A risorse illimitate si potrebbe fare tutto".
Ha un sogno da realizzare?
"Ho sempre detto che il mio sogno era quello di regalare alla città una scuola nuova e sicura. Abbiamo progetti in corso, tra questi quello riguardante le Fortezze. Vorremmo diventassero un luogo stabile attraverso un percorso simile a quello adottato per il teatro degli Impavidi".
Cosa ne pensa della nostra iniziativa?
"Siamo felici come amministrazione di contribuire alla valorizzazione del lavoro degli attuali interpreti di quella che è la nostra identità cristallizzata nei secoli".
Massimo Merluzzi