Ok di Azione a Orlando. Tensioni coi renziani. Il centrodestra ripesca il jolly del sindaco Bucci

I due schieramenti sono ancora in alto mare con le consultazioni. Italia Viva, bacchettata da Natale, chiede un incontro chiarificatore. Sondaggio Tecnè dà in vantaggio il leader dem su tutti gli sfidanti.

Ok di Azione a Orlando. Tensioni coi renziani. Il centrodestra ripesca il jolly del sindaco Bucci

Urne elettorali

Una matassa sempre più ingarbugliata. A destra come a sinistra. A un mese e mezzo dalla chiamata alle urne dei liguri – le liste dovrebbero essere presentate entro il 28 settembre – i due schieramenti navigano ancora in cattive acque. Le maggiori difficoltà, al momento, sono concentrare nel perimetro della formazione rimasta orfana dopo le dimissioni dell’ex presidente Giovanni Toti e ancora alle prese con gli inciampi quotidiani del confronto politico sul candidato ideale. "Suggerisco ai miei amici di coalizione di scegliere prima delle elezioni – ha ironizzato l’ex governatore, ospite lunedì sera di una trasmissione su Primocanale –. Il gioco si fa così, poi uno può provare a cogliere di sorpresa l’avversario scegliendolo anche dopo". Una freddura alla quale ha fatto seguito l’ormai consueto endorsement a favore della deputata di Noi Moderati, Ilaria Cavo: "Mi pare che sia la più conosciuta, criterio importante in una campagna elettorale che dura così poco".

Ma i giochi non sono ancora chiusi, anzi. Dopo la fumata nera registrata nel corso del vertice romano con i big di FdI, Forza Italia e Lega, ieri mattina circolava insistentemente l’indiscrezione secondo la quale i leader nazionali del centrodestra avrebbero provato a giocare nuovamente la carta Marco Bucci. Un tentativo di ’ripescaggio’ – il sindaco di Genova ha escluso fin dall’inizio l’ipotesi di un suo diretto coinvolgimento – fatto per superare lo stallo. Lui, impegnato per gran parte del pomeriggio nella consueta sessione del martedì in Sala Rossa, non ha voluto né confermare né smentire. "Dico solo queste nove parole – ha commentato sibillino ai microfoni dei giornalisti –: io la campagna elettorale la faccio in ogni caso". Poi a chi gli chiedeva se per caso qualcuno lo avesse chiamato da Roma ha risposto con un laconico: "Tanti". Abbastanza per scatenare illazioni e aspettative su più fronti.

Non va meglio dentro al centrosinistra, che un candidato ce l’ha, ma non ha ancora sciolto completamente le incognite subentrate sul piano delle alleanze. La giornata di ieri per Andrea Orlando è partita in salita. E’ bastato un richiamo alla chiarezza partito dal segretario regionale Pd Davide Natale e indirizzato agli esponenti di Italia Viva per scatenare la stizza dei potenziali alleati. L’appello era a mollare ufficialmente Bucci per passare il guado ma i toni non sono piaciuti al coordinatore regionale Eugenio Musso, già alle prese con la diaspora di 18 militanti. Il renziano ha chiesto immediatamente un incontro con i vertici dem e ha chiuso così: "Siamo pronti a fare le nostre scelte quando sarà chiaro il quadro delle proposte e delle richieste del Pd". Con Azione l’accordo è invece a portata di mano, ma le nubi si sono diradate soltanto nella tarda serata di ieri e dopo una giornata al cardiopalma. Ad agitare il clima una nota non firmata diffusa nel primo pomeriggio da parte di alcuni esponenti del gruppo dirigenziale del partito, espressione dell’appartenza a "province diverse" e con "differenti incarichi". Nel comunicato, corredato da un appello lanciato al leader nazionale Carlo Calenda, si attaccava apertamente la decisione di aderire allo schieramento di centrosinistra. Ma in serata il presidente dell’assemblea regionale Massimo Musso ha rotto gli indugi: "Una delegazione di Azione, composta da cinque rappresentanti, ha incontrato Andrea Orlando e ha avuto la conferma che le istanze programmatiche poste da Calenda sono state non solo recepite ma anche condivise". E con ancora maggiore chiarezza: "Noi partecipiamo alla coalizione che sostiene Orlando a fronte del fallimento politico del centrodestra. Parteciperemo a una lista riformatrice con chi vorrà stare con noi in questo percorso". Ieri, tra l’altro, l’ex ministro spezzino ha incassato anche il risultato incoraggiante di un sondaggio realizzato da Tecnè per Primocanale e diffuso nella tarda serata di lunedì dall’emittente televisiva. Secondo l’indagine l’esponente dem vincerebbe, al momento, contro qualsiasi candidato di centrodestra (52 a 48 contro Ilaria Cavo, 53 a 47 nel confronto con Edoardo Rixi e con Carlo Bagasco, 55 a 45 se la battaglia fosse con Lorenzo Cuocolo, Pietro Picciocchi o Marco Scajola. Ma il partito vincente, nel sondaggio Tecnè, resta a oggi quello degli indecisi.

Roberta Della Maggesa