Olio, costi alle stelle: "Difficoltà in aumento. Ma noi teniamo duro"

Il Frantonio Simonini di Follo prova ad affrontare al meglio la situazione "Quest’anno la resa delle olive è stata nettamente inferiore al passato".

Olio, costi alle stelle: "Difficoltà in aumento. Ma noi teniamo duro"

Difficoltà per la raccolta delle olive (foto d’archivio)

Nel cuore del Val Durasca, a Follo, c’è uno storico frantoio che, oltre a rappresentare un’eccellenza del territorio, è punto di riferimento per tanti produttori di olio. Aperto da più cento anni, nel 1913, il Frantoio Simonini può quindi contare su una clientela che arriva sino alle Cinque Terre. "La rese delle olive è notevolmente inferiore rispetto alle annate precedenti – spiega la titolare Alessandra Simonini – e come confermano tutti i miei colleghi, si attesta tra il 7 e il 10%, un dato inferiore rispetto alla normalità in cui le olive rendono tra il 12 il 14 %. Però la qualità dell’olio è davvero molto alta". Il Frantoio Simonini, grazie all’esperienza decennale, sta lavorando a pieno ritmo per riuscire a processare tutte le olive dei vari produttori della provincia e non solo, che vengono da anni di carestia. "Una resa così misera – prosegue Alessandra – chiaramente fa aumentare il costo del prodotto finito che può oscillare tra i 15 e i 20 euro al litro. Personalmente non so ancora dire a quanto ammonterà il prezzo dell’olio del nostro frantoio, perché proprio per accontentare chi si rivolge a noi da anni dimostrandoci fiducia e affetto, abbiamo dato la precedenza a loro".

Insieme al fratello Enrico, Alessandra Simonini porta avanti il frantoio di via Nino Bixio, che prima apparteneva allo zio e ancor prima al nonno Enrico che proprio grazie alla sua sua attività riusciva a mantenere la sua numerosa famiglia che contava ben 9 figli. Era l’inizio degli anni 90 quando Alessandra, aiutata dal padre che era da tutti considerato il ’deus ex machina’ dell’azienda e che è venuto a mancare lo scorso anno, ha deciso di portare avanti l’attività di famiglia con impegno, amore e passione. Ma Alessandra pur non nutrendo dubbi sulla qualità del prodotto finito, tiene alta l’attenzione su quello che sicuramente rappresenta un problema per la produzione di olio. "Queste fiammate, questo caldo anomalo che si sta registrando non aiuta di certo. Al contrario indebolisce le piante che invece hanno bisogno del freddo che non c’è".

Acquazzoni abbondanti e temperature sopra la media, mosca dell’ulivo e infine la cecidomia stanno mettendo a dura prova a livello nazionale e provinciale la produzione di un prodotto eccellente che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio. E anche se non intenzionati a mollare, la speranza diffusa tra i frantoiani e i produttori di olio extra vergine di oliva è che la prossima sia un’annata migliore, specialmente dal punto di vista quantitativo.

Elena Sacchelli