Un settore in ottima salute e che rappresenta un’eccellenza produttiva sotto tanti aspetti: la Dop dell’Olio Riviera Ligure porta con orgoglio la “bandiera” di certificazione europea, forte dei dati presentati durante l’ultimo ’Rapporto Ismea Qualivita’ sull’andamento della Dop Economy.
In occasione del consolidamento di un successo, spazio all’apertura degli oliveti e frantoi durante oggi e domani con “Orgolio Liguria Weekend”. Il ’22° Rapporto Ismea – Qualivita’ sul settore dei prodotti italiani Dop-Igp’ ha evidenziato un margine florido e concreto.
Pur in un contesto difficile per il settore agricolo e agroalimentare, caratterizzato da rincari ed emergenze climatiche, la Dop Economy italiana gode di buona salute. I dati presentati da Ismea e Qualivita descrivono un settore che per il secondo anno consecutivo ha un valore complessivo alla produzione superiore ai 20 miliardi di euro, contando quasi 200mila operatori tra aziende agricole e trasformatori e 850mila occupati.
Un euro su 5 dell’agrifood italiano è Dop-Igp, settori in cui svolgono un ruolo di guida importante i 317 Consorzi di tutela. Il settore degli oli a Indicazione Geografica (Ig) conta 50 denominazioni, di cui 42 Dop e 8 Igp. Rappresenta l’1% del valore alla produzione ed il 2% del valore all’export del settore delle indicazioni geografiche.
Con una produzione certificata nel 2023 di 12.355 tonnellate, in diminuzione del 6% rispetto all’anno precedente, ha un valore alla produzione di 115 milioni di euro e un valore al consumo di 168 milioni. In questo settore l’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure Dop è al quinto posto per valore alla produzione con 5,1 milioni di euro, dopo Terra di Bari Dop (34), Toscano Igp (26), Sicilia Igp (14) e Val di Mazara Dop (8,9).
"Concordo con il Ministro Lollobrigida che nel suo intervento ha sottolineato come l’olio extravergine dei territori italiani sia sottovalutato – sottolinea il presidente del Consorzio di tutela dell’olio Riviera Ligure Dop Carlo Siffredi – Preziosi spunti di riflessione sono stati evidenziati dal direttore generale di Qualivita Mauro Rosati che ha parlato dell’importanza di lavorare sull’immaginario della Dop economy italiana: serve un approccio che unisca innovazione tecnologica e valorizzazione culturale, così da consolidare il ruolo guida dell’Italia nel mercato mondiale dei prodotti Dop-Igp".
Pur con un incremento di valore del 33% rispetto all’anno precedente, gli oli Dop-Igp italiani non hanno ancora esploso il loro potenziale. Eppure, hanno importanti punti di forza: il valore salutistico, l’identità culturale, le importanti ricadute sul territorio in tema di tutela della biodiversità olivicola, di contrasto al dissesto idrogeologico e di sostenibilità economica e sociale delle comunità rurali.
Oggi e domani appuntamento quindi con “Orgolio Liguria Weekend”: le aziende produttrici faranno scoprire il profilo sensoriale dell’olio ligure dell’annata in corso.