Elena Sacchelli
Cronaca

La stagione più amara delle olive. Produzione di olio ai minimi storici: “Penalizzati da parassiti e piogge”

Val di Magra colpita dalla presenza della cecidomia e dal forte maltempo delle scorse settimane. “Questa situazione porta a un aumento del prezzo”. I clienti continuano a scegliere il prodotto locale

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A pesare sulla carenza di olive in provincia sono la presenza della cecidomia e la piogge dei giorni scorsi (foto d’archivio)

Val di Magra, 8 novembre 2024 - Il lavoro per i frantoi del territorio non manca, ma il bilancio della stagione in corso (specialmente per i produttori d’olio) non può certo definirsi quello atteso. A pesare sulla carenza di olive in provincia sono al momento una molteplicità di fattori che messe insieme hanno determinato sia la caduta precoce dei frutti dall’albero che in alcuni casi, risultati decisamente al di sotto delle aspettative.

“Siamo gli unici a dover attraversare una stagione così sfortunata – spiega Luigi Ambrosini, presidente dell’associazione Frantoiani di Confartigianato e titolare del frantoio dei fratelli Ambrosini - dobbiamo fare i conti con la presenza della mosca dell’olivo, la cecidomia, parassita che da alcuni anni ha intaccato la nostra zona che non ha ancora abbandonato la Val di Magra, mentre sia nel Levante Ligure e in Versilia si possano già riscontrare gli effetti positivi della sua dipartita. Infatti per loro questa è una stagione di carica. L’antagonista della cecidomia ha iniziato a svilupparsi anche qui e speriamo davvero, nel giro di uno o due anni, di poterne trarne i benefici”.

Olive cadute precocemente quindi, ma anche tante olive in grado di produrre una minima quantità d’olio. Quello dell’abbassamento della resa è un fenomeno diffuso in maniera eterogenea a livello nazionale e, la sua naturale conseguenza, è l’incremento del costo per litro d’olio, che in Val di Magra (zona particolarmente colpita dai parassiti) può oscillare da un minimo di 15 a un massimo di 20 euro. “L’altro fattore che ha inciso sulla bassa resa delle olive sono le abbondanti piogge delle scorse settimane che hanno caricato d’acqua le olive.

Questo ha portato in diversi casi a un drastico abbassamento della resa che al momento si attesta intorno al 6% fino a un massimo del 10% e che invece generalmente in questo periodo oscilla rea il 12 e il 14%. Ciò comporta un aumento del prezzo dell’olio, perché i costi di produzione invariati vanno ripartiti sulla minore quantità d’olio ottenuta”.

Ma ad aumentare, secondo Luigi Ambrosini, in diversi casi è stata anche la sensibilità dei consumatori che, già informati sull’andamento della stagione e intenzionati ad assumere un prodotto di qualità, preferiscono acquistare un buon prodotto locale rispetto a un olio del supermercato con olive provenienti dall’Unione europea, anche pagandolo qualche euro in più. Rese bassissime, che si attestano tra il 7 e il 10 per cento, anche per il Frantoio Lucchi e Guastalli di Santo Stefano Magra che, quest’anno per forza di cose, è stato costretto ad incrementare il prezzo dell’olio al litro, passando dai 16 euro del 2023 ai 18 euro attuali. “Quest’anno – conferma una dipendente del frantoio ecologico – a Ponzano, ma anche a Vezzano ci sono davvero pochissime olive. Speriamo in annate migliori specialmente per i piccoli produttori che da 100 kg di olive sono riusciti ad estrarre soltanto 7 litri di olio”.