MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Omicida sotto accusa per stalking. Denunciato dalla sua fidanzata

Il giovane sta scontando una condanna a 30 anni per un duplice delitto avvenuto a Natale del 2013

Il giovane sta scontando una condanna a 30 anni per un duplice delitto avvenuto a Natale del 2013

Il giovane sta scontando una condanna a 30 anni per un duplice delitto avvenuto a Natale del 2013

La seconda vita di Andrea Mazzi si è ritrovata nuovamente a un bivio e soprattutto a fare i conti in un’aula protetta di palazzo di giustizia. Il trentatreenne massese condannato alla pena di 30 anni per il duplice omicidio avvenuto la notte di Natale del 2013, è comparso ieri in Tribunale a Spezia per l’incidente probatorio dopo la denuncia presentata nei suoi confronti da una ragazza con la quale aveva allacciato una relazione sentimentale. Secondo la giovane però il rapporto si sarebbe trasformato in un incubo a causa delle molestie, minacce e percosse. Un’accusa che intanto ha fatto scattare la sospensione della libertà vigilata di Mazzi, in attesa dell’esito del procedimento che si è svolto ieri mattina davanti al gip Marinella Acerbi e al pubblico ministero Federica Mariucci alla presenza della parte offesa e degli avvocati.

Il confronto, avvenuto nell’aula protetta del Tribunale spezzino, si è protratto per diverse ore sentendo le versioni della giovane e quelle di Andrea Mazzi, ovviamente appositamente tenuti fisicamente separati, accompagnato dagli avvocati Riccardo Balatri del foro spezzino e dal collega Enzo Frediani di Massa. Sono stati momenti di forte tensione emotiva nel ripercorrere il loro rapporto sfociato con una denuncia, che i difensori di Andrea Mazzi hanno più volte tentato di incanalare sul movente della gelosia mostrando inoltre una serie di video chiamate di saluti e sorrisi cercando così di far emergere profili di inattendibilità. Assolutamente contraria invece la linea della parte offesa. La denuncia presentata dalla ragazza ha fatto immediatamente sospendere la libertà vigilata in virtù della quale Andrea Mazzi poteva uscire dal carcere della Spezia dalle 6 alle 23 per eseguire lavori socialmente utili in città. In attesa dell’esito del procedimento dovrà adesso rimanere nell’istituto penitenziario. Andrea Mazzi sta scontando la pena di 30 anni di reclusione. La sera di Natale del 2013 aveva ucciso a coltellate all’esterno di un locale Andrea Fruzzetti e Enrico Baria. Era poi fuggito a Pontremoli a casa di parenti prima di consegnarsi ai carabinieri. Durante il processo ha sempre dichiarato di aver agito per difendersi. Andava in giro armato con un coltello perchè era già rimasto coinvolto in alcune risse con una banda rivale di cui temeva una vendetta. Ed era stato condannato a 30 anni di reclusione. Pena confermata in Corte di appello e anche dalla Corte di Cassazione. E’ stato ammesso alla libertà vigilata e alla possibilità di svolgere una attività socialmente utile e sembrava aver trovato una nuova dimensione. Fino alla denuncia.

Massimo Merluzzi